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Strage del bus a Mestre, “Ipotesi malore improvviso”. La svolta nelle indagini: cosa ha deciso la Procura

Pubblicato il 31/10/2023 21:56

Le hanno tentate davvero tutte, dopo la strage del bus precipitato dal cavalcavia di Mestre  e incendiatosi, pur di emendare la pista più verosimile, quella che portava ad un malore improvviso dell’autista, spirato assieme a 20 passeggeri: dal guardrail ai guasti del mezzo, sono state fornite le ipotesi più disparate, ma l’assenza di frenata, i segni lungo il guardrail, la velocità di marcia ridottissima e le immagini dell’incidente catturate dalle telecamere lasciano ancora aperta questa ipotesi investigativa, frettolosamente accantonata dopo il tragico incidente dello scorso 3 ottobre. Sicché la verità, in qualche modo, prima o poi e faticosamente, emerge sempre. Certo, riconosciamo che è ancora presto per parlare con cognizione di causa, eppure il fatto che siano stati disposti dettagliati accertamenti sul cuore di Alberto Rizzotto, al fine di sciogliere il nodo sulla causa della morte dell’autista è un dato importante: verranno effettuati lunedì 6 novembre. Dai risultati della autopsia, infatti, mancavano quelli degli esami al cuore. Erano, dunque, finora soltanto parziali gli accertamenti autoptici sul 40enne trevigiano (Continua a leggere dopo la foto)
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L’iscrizione a “Danni collaterali”

La notifica dell’atto è arrivata anche ai tre indagati, ovvero due dipendenti del Comune di Venezia e l’amministratore delegato de La Linea, la società di trasporti del bus precipitato. L’integrazione dell’accertamento tecnico irripetibile deciso dalla procura di Venezia verterà, su una verifica “cardiologica”. Non intendiamo rivendicare un triste primato, ma siamo stati tra i primi, e tra i pochi, a dar conto che l’autista risultasse iscritto al gruppo di Facebook dell’associazione “Danni collaterali”, che riunisce coloro che hanno patito effetti avversi o disturbi vari a seguito del vaccino contro il Covid-19. I risultati della autopsia escludevano problemi al cuore, ma era stato un esame parziale – come da più parti denunciato, data l’assenza di controlli scrupolosi al cuore –, frettoloso e forse superficiale, ne dobbiamo dedurre giacché nuovi controlli sono stati stabiliti dalla Procura di Venezia, che ha incaricato i medici legali Guido Viel e Roberto Rondolini, entrambi dell’istituto di Medicina legale di Padova. (Continua a leggere dopo la foto)
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Autopsia e accertamenti

In realtà il primo tra costoro, Guido Viel, come scrive Il Giornale d’Italia, nel 2021 aveva eseguito l’autopsia su Alessandro Cavaretta, morto appena tre giorni dopo la vaccinazione contro il Covid-19, e nel giro di poche ore aveva dichiarato che il decesso fosse stato dovuto a motivi “non correlati al vaccino Covid”. Ma non intendiamo fare il processo alle intenzioni, e attendiamo i risultati di questi nuovi esami.

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