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Altri due malori improvvisi. Neanche a Natale si ferma la strage infinita

Pubblicato il 26/12/2022 20:52 - Aggiornato il 26/12/2022 22:22

Aggiorniamo la mesta contabilità dei decessi cosiddetti da malore improvviso. Non c’è stata alcuna tregua di Natale, purtroppo. Daniela Anna Ciardullo, sessantenne avvocatessa del foro di Padova, era tornata a Cosenza per festeggiare, assieme agli anziani genitori e al resto della famiglia, il Natale. La sera del 23 dicembre, però, si è improvvisamente sentita male ed è morta poco dopo: inutili i soccorsi, il malore non le ha lasciato scampo. Le esequie della professionista, molto stimata nella città di Sant’Antonio, si terranno a Cosenza.

La donna era anche consigliere d’amministrazione di Alta Vita-Ira, opera benefica che ebbe origine a Padova nel 1820, per le sue competenze professionali maturate in ambito penale, civile giudiziale e stragiudiziale, diritto di famiglia, diritto minorile, diritto societario, diritto fallimentare, recupero crediti. Come in tutto il Settentrione, sono molti i professionisti di origine meridionale a risiedere in Veneto, al punto che esiste un sodalizio appellato Associazione Calabresi Veneto, che ha rilasciato uno straziante comunicato, che riteniamo corretto pubblicare per esteso. (Continua a leggere dopo la foto)

“Difficile restare lucidi di fronte all’improvvisa e tragica perdita di Daniela Anna Ciardullo, la nostra Daniela, che il fato ha voluto strapparla troppo presto alla vita proprio in Calabria vi si legge – Donna meravigliosa, avvocata stimata e apprezzata, persona sensibile e vicina ai problemi degli altri, sempre sorridente e combattiva. Il mese scorso era entrata a far parte del nostro Direttivo associativo, carica di idee e nuove proposte. Ha sempre partecipato a tutti i nostri eventi, coinvolgendo i tanti amici che la circondavano, orgogliosa di mostrare, qui a Padova, l’anima bella e pulita della nostra Calabria. Addio raggio di sole, sarai sempre con noi e il tuo sorriso illuminerà sempre i nostri cuori”. (Continua a leggere dopo la foto)

Purtroppo, e ci riferiamo solo ai casi di cui veniamo a conoscenza, un altro dei cosiddetti malori improvvisi è stato fatale, proprio durante la tradizionale cena della vigilia di Natale, al 49enne Nicola Camicia, molto noto nel piccolo centro per via della sua attività di fisioterapista. Una fitta al petto, mentre era con i parenti e gli amici più stretti, poi la corsa in ospedale. Tutto inutile. Nicola lascia la moglie Carmelina, i figli Lucia, Maria, Carmine e Ludovica. I funerali si sono già svolti, stamane, nella Chiesa Sant’Antonio da Padova di Poggiomarino.

Chi ci legge sa quante volte abbiamo dovuto riportare notizie diverse, ma dalle modalità che si ripetono pressoché invariate. Torniamo a ripeterlo: questa strage silenziosa, che non ha assolutamente dei precedenti, andrebbe indagata a fondo, e il fatto che non vi sia “nessuna correlazione” lo dovrebbe stabilire una commissione medico-scientifica, che indagasse altresì su tutti gli effetti avversi presumibilmente da attribuire ai vaccini anti-Covid. I dati della abnorme frequenza di questi episodi dovrebbero stimolare una profonda riflessione.

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