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La Lega sposerà la Merkel in Euorpa: Giorgetti annuncia la svolta

Pubblicato il 03/10/2020 09:47

“La Lega dovrà avviare un movimento verso il centro, oppure correrà il rischio di essere annientata”. Parole chiare quelle di Giancarlo Giorgetti che annuncia la svolta del suo partito. Non solo in Italia, ma anche in Europa. Insomma, anche la Lega, per “salvarsi” abdica ai tanti proclami fatti in questi anni. Per il vicesegretario il partito deve uscire dalla ridotta nel quale è finito. Per Giorgetti anche in Europa è giunto il momento di “aprire un dialogo col Ppe”. Lo dice chiaro dal palco di Catania dove è andato per prendere parte all’evento di solidarietà in vista del processo a Matteo Salvini per il caso Gregoretti.

Aggiunge Giorgetti: “Dobbiamo prendere atto che l’Europa esiste, piaccia o no. E io ritengo che il partito che governa in quindici regioni ed è primo in tutti i sondaggi, una Lega di governo, debba confrontarsi con chi comanda in Europa: ovvero col Ppe. E chi è determinante nel Ppe? La Cdu tedesca. Ecco, siccome adesso si va verso il rinnovo della segreteria della Cdu, sarà importante avviare un dialogo con chi guiderà quel partito”. Giorgetti dunque scopre le carte della Lega e esce allo scoperto.

In pochi minuti manda in soffitta anni e anni di sovranismo e di politica di contrapposizione nei confronti dell’Unione europea e in particolare della Germania. L’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio del Conte I e attuale responsabile esteri di Via Bellerio, durante il dibattito ha usato parole che faranno infuriare i duri e puri del Carroccio: Se io dico che non me ne frega niente della Cdu e del Ppe direi una cretinata. Noi siamo un partito che governa bene e ha governato bene quindi siamo uno dei protagonisti della politica europea”.

In sostanza, Giorgetti annuncia l’addio all’alleanza al Parlamento europeo con la destra estrema di Alternative für Deutschland e, probabilmente, l’abbandono in tempi non tanto lunghi del gruppo Identità e Democrazia nel quale fa parte anche Marine Le Pen. Giorgetti sa perfettamente che con la contrapposizione frontale contro Bruxelles e Berlino si starà sempre all’opposizione. Unica alternativa per salvare l’Italia e portarla fuori dall’Europa? Italexit di Paragone. Tutti gli altri non lo faranno mai, solo chiacchiere.

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