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Lazio, il ritorno a scuola è un disastro: cattedre vuote e presidi sul piede di guerra

Pubblicato il 01/10/2021 10:09

La campanella è tornata a suonare, ma nel Lazio l’emergenza scuola non è ancora alle spalle, anzi: in tutta la Regione mancano all’appello, complessivamente, circa 2.800 docenti, di cui 1.600 tra Roma e provincia. Con forti proteste da parte dei dirigenti scolastici che si trovano a comporre organici che somigliano più a complicati rebus, tra incastri e sostituzioni. Nella capitale si attendono ancora, oltretutto, 700 unità del personale Ata, ausiliario, tecnico e amministrativo.

Lazio, il ritorno a scuola è un disastro: cattedre vuote e presidi sul piede di guerra

Alle pagine del Corriere della Sera, il vertice dell’Associazione presidi (Anp) di Roma Mario Rusconi ha spiegato: “Ci auguriamo che a breve questo numero possa azzerarsi per dare un avvio completo alla scuola e superare una criticità che non dà continuità e stabilità alla didattica”. Invece di diminuire, come sarebbe stato lecito immaginare, il numero di cattedre scoperte è addirittura aumentato nel corso delle ultime settimane, tra rinunce, sostituzioni a causa di mancanza di Green pass ed errori in graduatoria.

L’Ufficio scolastico regionale ha promesso di chiudere le assegnazioni entro la fine della settimana, ma intanto la situazione di assoluta emergenza resta, mentre i ragazzi hanno già fatto ritorno in aula: “I ritardi – ha precisato Rusconi – costringono le scuole a sopperire alla mancanza di organico con la riduzione dell’orario curriculare”. Diversi presidi hanno denunciato anche problemi nell’utilizzo della piattaforma per fare le convocazioni.

Tra le tante scuole in difficoltà, l’istituto comprensivo Via San Biagio Platani, a Torre Gaia, dove la preside Valeria Sentili ha spiegato al Corriere di essere costretta a ingegnarsi per far fronte all’assenza di docenti: “Faremo orario ridotto fino al primo ottobre, mentre con gli insegnanti di sostegno presenti abbiamo fatto un’assegnazione provvisoria delle classi, in modo tale da dividere le ore tra gli alunni disabili da coprire. Certo, la progettazione del percorso individuale con gli obiettivi da raggiungere potrà iniziare solamente dopo che sarà completo l’organico”.

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