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La campagna vaccinale è al rallenty! Ecco quanto ci vorrà per vaccinare anche solo gli 80enni

Pubblicato il 19/07/2021 10:11 - Aggiornato il 19/07/2021 11:52

Vaccinarsi, vaccinarsi e vaccinarsi. Questa l’unica parola d’ordine di un governo che continua a martellare giorno dopo giorno, incurante delle comprensibili proteste di chi nutre ancora dubbi sull’efficacia e la sicurezza dei farmaci in commercio. E pronto a calpestare ogni diritto, con ricatti diretti e indiretti a danno della popolazione, per raggiungere il suo obiettivo. Nascondendo all’opinione pubblica l’ennesima contraddizione: in mezzo a tanto parlare, Draghi e Figliuolo non sono riusciti a convincere nemmeno gli 80enni a ricevere la somministrazione.

Come riportato in queste ore dal Corriere della Sera, infatti, nella fascia di popolazione con più di ottant’anni c’è uno zoccolo duro che resiste, composto da oltre 327mila persone che ancora rifiutano di vaccinarsi. Considerando che in Italia si viaggia al momento a una media di 1,488 nuovi vaccinati al giorno, servirebbero dunque oltre sette mesi soltanto per mettere in sicurezza gli 80enni. Com’è possibile, con questi numeri, parlare di green pass obbligatorio per entrare al ristorante o al cinema?

Non vanno meglio le cose nella fascia d’età tra i 70 e i 79 anni: qui gli italiani che ancora non hanno voluto effettuare nemmeno la prima dose di vaccino sono 736mila. Qui la media di vaccinazione è più rapida, ma i tempi saranno per forza di cose altrettanto lunghi. E ancora: tra i 60 e i 69 anni ci sono1 milione e 300mila cittadini totalmente privi di copertura, poco meno di uno su cinque.

I ritardi maggiori sono stati registrati in Sicilia, dove risiedono oltre 76mila over 80 non vaccinati, più di 1 su 5. In Calabria sono invece 29 mila in quella fascia d’età, il 20% della popolazione. Inconcepibile, di fronte a questi dati, comprendere il ragionamento di certi politici che insistono sulla necessità di un “green pass alla francese”: chi non si è vaccinato, non potrà accedere a ristoranti, bar, cinema né viaggiare con mezzi pubblici. L’ennesimo, ingiusto ricatto a danno degli italiani.

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