Lo stop allo spostamento tra Regioni prolungato a oltranza, fino al 27 marzo, anche nelle zone gialle. Mentre in zona rossa restano vietate le visite nelle case private, con una stretta in arrivo anche per quanto riguarda parenti e amici. Queste le prime decisioni del governo Draghi sul fronte pandemia, sulla stessa falsariga di quelle adottate dal precedente Conte bis. I soldi per far fronte all’emergenza economica, d’altronde, non ci sono, e quelli che arriveranno dall’Europa non sono che briciole. E così non resta altro che chiudere gli italiani in casa, come successo al momento dell’arrivo di una seconda ondate che, pure, non era affatto difficile da anticipare.
Per quanto riguarda le regole, resta la possibilità di attraversare il confine della propria Regione per motivi di lavoro, salute o comprovata urgenza, sempre con l’autocertificazione. Le coppie separate potranno muoversi per condurre a sé il figlio o raggiungerlo presso l’altro genitore, scegliendo però “il percorso più breve”. Nelle zone rosse, non sarà invece possibile andare a trovare “amici o parenti in abitazioni diverse dalla propria”. In fascia gialla è invece consentito “una sola volta al giorno e in massimo di due persone”, così come nelle zone arancioni, dove però non sarà consentito lasciare il proprio Comune.
Chi vive nelle Regioni arancioni e in un Comune con meno di 5 mila abitanti, potrà far visita ad amici e parenti purché entro i 30 km dai confini. I nuclei famigliari potranno in ogni caso viaggiare in auto senza limitazioni, mentre i non conviventi non dovranno spostarsi in più di tre persone all’interno della stessa vettura, evitando di occupare il sedile accanto al conducente. Nel caso di visita a persone anziane, sarà fortemente consigliato di mantenere il distanziamento anche all’interno delle abitazioni e tenere le protezioni per il viso sempre addosso.
Le seconde case potranno essere raggiunte soltanto dai nuclei famigliari composti da persone in grado di dimostrare di abitarvi. Questo significa che bisognerà provare di averle acquistate o affittate prima del 14 gennaio 2021, data effettiva di entrata in vigore dell’ultimo Dpcm. Va escluso che per seconda casa possa intendersi un’abitazione affittata per brevi periodi dal 15 gennaio in poi. Non è invece consentito uscire dalla propria Regione per motivi di turismo, e quindi soggiornare in strutture alberghiere al di fuori dei confini.
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