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Il regalo del M5S a Philip Morris: “Una manina grillina tolse i rincari sul tabacco”

Pubblicato il 03/12/2020 12:16

Quali relazioni ci sono davvero tra il Movimento Cinque Stelle (o almeno alcuni suoi esponenti) e il colosso del tabacco Philip Morris? C’è davvero un collegamento tra le onerose consulenze commissionate dall’azienda americana alla Casaleggio associati e gli interventi legislativi molto generosi nei confronti di chi commercializza tabacco riscaldato? Domande sorte non appena Il Riformista aveva pubblicato la notizia dei 2 milioni e 400 mila euro, non proprio spiccioli, intastacati da Casaleggio associati per i servizi resi a Philip Morris. Sollevando l’ipotesi del conflitto di interesse, parola un tempo cara agli onorevoli pentastellati e ora (vedi il fronte Mediaset) parecchio più antipatica.

Il regalo del M5S a Philip Morris: "Una manina grillina tolse i rincari sul tabacco"

A sollevare altri, inquietanti interrogativi in merito all’accaduto è stato in queste ore l’ex M5S Raffaele Trano, ora al Gruppo Misto, che in passato ha ricoperto il ruolo di capogruppo grillino in commissione Finanze. Alle pagine del Riformista, ha raccontato di aver visto apparire di colpo, come per magia, un emendamento molto generoso nei confronti del tabacco riscaldato e quindi di Iqos, società attraverso la quale Philip Morris commercializza sigarette elettroniche. Norma fortemente voluta da “uno che conta nel Movimento, un attuale sottosegretario del governo Conte-bis”.

Il regalo del M5S a Philip Morris: "Una manina grillina tolse i rincari sul tabacco"

Una “manina” pentastellata, dunque, arrivata di colpo in soccorso del colosso statunitense. In Italia, la tassazione sul tabacco riscaldato è al 25%, un trattamento di grande favore rispetto a quanto avviene in altri Stati. E intorno ai rapporti tra una parte dell’esecutivo giallorosso e Philip Morris già in passato si erano sollevate ombre gigantesche: nel 2018 la Procura di Roma aveva accusato alcuni funzionari del ministero dell’Economia di essersi fatti corrompere dalla multinazionale, fornendo informazioni riservate utili a determinare un prezzo di mercato dei proprio prodotti più competitivo rispetto alla concorrenza. I reati ipotizzati sono corruzione e turbata libertà di industria e commercio, la prima udienza si terrà il prossimo 12 gennaio.

Il regalo del M5S a Philip Morris: "Una manina grillina tolse i rincari sul tabacco"

In questo clima di tensione, ecco comparire la “manina” grillina. Nella prima bozza della legge di bilancio inviata alla stampa a novembre c’è un articolo, il 192 comma 6, che prevedeva un innalzamento della fiscalità sul tabacco riscaldato. Articolo poi scomparso nel nulla nella versione definitiva. Lo stesso Marcello Minenna, al vertice delle dogane, in audizione alla Camera non è riuscito a nascondere la propria irritazione, ammettendo la bizzarra dinamica dell’accaduto. Secondo l’ex 5 Stelle Trano, il “prestigiatore” che ha fatto sparire quelle righe è un nome pesante dei grillini, che avrebbe fatto così un grosso favore a Philip Morris. La stessa che aveva nel frattempo aveva riempito d’oro la Casaleggio associati per delle consulenze.

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