Il “j’accuse” di Selvaggia Lucarelli verso Enrico Montesano per la sua maglietta “fascista“, riportante il simbolo ed il motto della Decima MAS, sta diventando sempre più un caso nazionale. Il provvedimento d’espulsione posto in essere da “mamma Rai” in seguito alla denuncia postdatata della giudice ha scatenato un vero e proprio mare di polemiche, sia nel mondo dello spettacolo che in quello della politica. Quando si tira in ballo il fascismo, si sa, la “sinistra” è sempre in pole position, pronta a moralizzare su qualsivoglia accenno di presunta apologia. Eppure la situazione non sembra essere quella descritta dalla Lucarelli e dai vertici Rai. Ne parla Libero nella sua edizione odierna, facendo notare che persino il sito ufficiale del Ministero della Difesa e l’ex Capo dello Stato Giorgio Napolitano rendono o hanno reso omaggio alla storica flottiglia dell’esercito italiano.
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Chi ha coniato la frase
Il politicamente corretto (solo a sinistra) che sta falcidiando questo Paese ha mietuto un’altra illustre vittima. Il celebre attore e simbolo della lotta contro l’obbligo vaccinale ed il Green Pass, al Secolo Enrico Montesano, è stato messo nel mirino di Selvaggia Lucarelli, della Rai e dell’opinione pubblica a causa di una maglietta “sbagliata”. La frase incriminata è “Memento audere semper“, locuzione latina che significa “Ricordati di osare sempre”. Ciò che molti probabilmente non sanno è che la frase è stata coniata nientedimeno che da Gabriele D’Annunzio, non da Mussolini e nemmeno da Badoglio. La decima flottiglia MAS compì azioni tanto eroiche da essere decorata.
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Cos’era la X (Decima) MAS
A mettere in imbarazzo “l’intellighenzia” di sinistra, la Rai e la stessa Lucarelli ci pensa il sito ufficiale del Ministero della Difesa, che descrive così la leggendaria flottiglia: «Erede diretta delle glorie dei violatori di porti che stupirono il mondo con le loro gesta nella prima guerra mondiale e dettero alla Marina Italiana un primato finora ineguagliato, la X Flottiglia M.A.S. ha dimostrato che il seme gettato dagli eroi nel passato ha fruttato buona messe. In numerose audacissime imprese, gli arditi dei reparti di assalto della Regia Marina, plasmati e guidati dalla X Flottiglia M.A.S., hanno saputo raggiungere il nemico nei più sicuri recessi deimuniti porti, affondando due navi da battaglia, due incrociatori, un cacciatorpediniere e numerosi piroscafi per oltre 100.000 tonnellate. Fascio eletto di spiriti eroici, la X Flottiglia M.A.S.è rimasta fedele al suo motto: “Per il Re e la Bandiera”. Mediterraneo, 1940 – 1943».
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La foto che smentisce tutti
Dunque con tutta probabilità, chi ha censurato Enrico Montesano forse non sa che il motto Memento
audere semper sulla sua maglietta non è fascista ma, come abbiamo detto, fu coniato da D’Annunzio nella Prima guerra mondiale. Una locuzione che peraltro ricorda un fatto ben definito e impresso sui libri di storia: la beffa di Buccari del 1918. Eppure ciò non è bastato ad evitare la pubblica gogna per Montesano, cacciato senza possibilità di replica dagli studi Rai con una spiegazione a dir poco fallace: “Inammissibile che un concorrente indossi una maglietta con un motto che rievoca una delle pagine più buie della nostra storia”. Ebbene, le MAS erano flottiglie della Marina, già utilizzate durante la prima guerra Mondiale e riprese nella Seconda, e a rendergli onore ci ha pensato nientemeno che Giorgio Napolitano durante le dovute commemorazioni. Una foto (quella qui sotto) a volte vale più di mille parole, o per lo meno di un Tweet buttato a caso.
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