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Il nuovo dl del governo? Pochi soldi per la ripresa e una stangata fiscale in arrivo

Pubblicato il 06/08/2020 14:57

Prendere tempo, prorogare le misure attualmente in vigore, rimandare per ora una stangata fiscale che comunque, fra non molto, arriverà. Queste le parole d’ordine con le quali sarebbe possibile sintetizzare facilmente il nuovo decreto Agosto al vaglio del governo, esaminato sotto forma di bozza dal pre-Consiglio dei Ministri. Un sostanziale rinvio a tempi migliori di ogni assunzione di responsabilità, con la proroga dello stop ai licenziamenti e del pagamento dei tributi che per ora si è fermata al 15 ottobre e non al 31 dicembre. Una posizione intermedia che permette di non scontentare né Pd né Cinque Stelle, in attesa di una linea comune condivisa da tutti.

Il nuovo dl del governo? Pochi soldi per la ripresa e una stangata fiscale in arrivo

I punti critici, sui quali le discussioni saranno feroci e inevitabili, ci sono e sono già evidenti. Stando alle anticipazioni pubblicate dai giornali, lo stop ai licenziamenti è ipotizzato per ora sì fino al 31 dicembre, ma dal 15 ottobre dovrebbe diventare valido soltanto per chi beneficia di ammortizzatori sociali. Verso la conferma invece gli sgravi contributivi di sei mesi per i neoassunti a tempo indeterminato e di quattro mesi per le imprese che richiamano i propri lavoratori dalla cassa integrazione. Stop alla seconda rata dell’Imu per le strutture ricettive (campeggi, bed and breakfast, alberghi) ma non per i pubblici esercizi.

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E poi i bonus, distribuiti a pioggia: 600 euro per i mesi di giugno e luglio per gli stagionali del turismo, bonus ristoranti al 100% made in Italy, sotto forma di contributo che sarà erogato per il 90% al momento della presentazione della domanda (sempre che risulti idonea) e per il rimanente 10% alla certificazione tramite quietanza di pagamento, tracciabile. Sgravi contributivi saranno previsti anche per gli armatori, mentre il piatto della ripresa al momento piange o quasi: soltanto i 3,3 miliardi previsti dal Fondo di Garanzia e la proroga della moratoria ai finanziamenti delle pmi.

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Nessuna novità sulla cedolare secca anche per gli affitti degli immobili commerciali, che resta al momento soltanto un’ipotesi. Il tutto mentre 10 milioni di euro saranno invece destinati al capitale della società partecipata che dovrà rilevare Alitalia. Riepilogando, un decreto che al momento non vede nella crescita un obiettivo realizzabile, vista la stitichezza di risorse destinate. Con il rinvio dei tributi fino al 2021 che sembra sfumare e un pericoloso accumulo di scadenze fiscali in arrivo per le famiglie.

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