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I sindacati scrivono a Draghi: “Noi favorevoli all’obbligo vaccinale per tutti”

Pubblicato il 12/10/2021 09:36

Un pezzo per volta, il governo continua a smantellare le libertà degli italiani in un crescendo di umiliazioni, tra gli osanna di chi ha già deciso di chinare il capo e giurare fedeltà alla nuova dittatura sanitaria guidata da Mario Draghi. E così dopo il diritto al lavoro, ormai vincolato al Green pass con buona pace della Costituzione e di chi ancora la legge, ecco anche quello di manifestare. Lamorgese e il premier stanno valutando una stretta in vista delle prossime proteste, così da rendere impossibile anche l’espressione del dissenso. E le prossime settimane rischiano di riservare altre, spiacevoli sorprese.

I sindacati scrivono a Draghi: "Noi favorevoli all'obbligo vaccinale per tutti"

In queste ore, infatti, è tornato di moda anche un altro tema particolarmente caro a Draghi e ai suoi fedelissimi, in primis il titolare della Salute Roberto Speranza: l’obbligo vaccinale per tutti. Un passaggio che vede ora i principali sindacati tutti schierati a favore. I segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil (Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri) hanno infatti inviato una lettera al governo per chiedere un incontro urgente in merito, dicendosi favorevoli all’idea della somministrazione imposta con la forza agli italiani.

Nel testo si legge: “Confermiamo il nostro impegno affinché attraverso lo strumento della vaccinazione e la piena applicazione dei protocolli sulla sicurezza, il nostro Paese possa uscire definitivamente dalla crisi pandemica che stiamo vivendo. In particolare Le ribadiamo il nostro assenso ad un provvedimento che, in applicazione della nostra Carta, il Governo decida di assumere finalizzato a rendere la vaccinazione obbligatoria quale trattamento sanitario per tutti i cittadini del nostro Paese”.

Anche i sindacati, come d’altronde facilmente immaginabile, hanno voltato quindi definitivamente le spalle agli italiani. Proprio nei giorni in cui, da Torino a Roma a Napoli, la rabbia è esplosa nelle piazze, con proteste ovunque accomunate dalla volontà di dire “basta” a un governo che, giorno dopo giorno, sta privando i cittadini di ogni margine di libertà. E con le prossime settimane che si preannunciano altrettanto calde.

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