Una proposta rivolta a tutte le forze politiche che in questi giorni di campagna elettorale fanno a gara nel promettere questo o quel miracolo ai cittadini, nella speranza di strappare il loro prezioso voto. Alle quali è stato chiesto un impegno preciso, del quale rendere poi conto una volta eletti: abolire l’obbligo vaccinale. Questa la richiesta dell’associazione ContiamoCi!, nata per reagire al “sistema oppressivo” che ha preso forma durante la pandemia e che ha indetto una conferenza stampa, insieme a una ventina di altre sigle associative e sindacali, per rivolgere un appello al mondo della politica.
Il fondatore dell’associazione Dario Giacomini, ex direttore di Radiologia ad Arzignano nel Vicentino, ha sottolineato attraverso le pagine della Verità l’adesione di Italexit, il partito fondato da Gianluigi Paragone, alla proposta rivolta alle forze politiche, di ogni orientamento. Poi ha spiegato: “La nostra realtà nasce dal presupposto che non possa esistere l’obbligo di inocularsi un siero sperimentale. Nessuno aveva dimostrato che quel farmaco bloccasse il contagio. L’esperienza, anzi, diceva il contrario”.
Ecco, allora, che in cima alle prioritò dell’associazione c’è “il rispetto della dignità umana e delle libertà fondamentali. La Costituzione, in particolare, tutela il diritto individuale alla salute, tanto che la Consulta ha stabilito che non si possa sacrificarlo in nome della salute degli altri. Sull’abolizione dell’obbligo vaccinale i partiti devono chiarire per bene cosa intendono fare dopo il 25 settembre”.
Secondo Giacomini vanno inoltre reintegrati tutti i lavoratori sospesi per non essersi adeguati all’obbligo vaccinale nel settore della sanità, “sia i medici sia gli amministrativi. E chiediamo anche la restituzione degli emolumenti non percepiti. Allo stesso modo vanno revocate le multe agli over 50. Non solo: chi le ha pagate deve vedersele restituite. Se la norma su cui sono basate era menzognera, giacché il vaccino non impedisce il contagio, allora quegli atti erano illegittimi”.
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