x

x

Vai al contenuto

Due elettrodomestici e il contatore si blocca! No, non è uno scherzo. È tutto scritto nero su bianco…

Pubblicato il 11/09/2022 15:45

Uno degli effetti della proposta Ue per risparmiare corrente nelle ore di picco ha del clamoroso: non sarà possibile utilizzare più di un apparecchio energivoro alla volta, altrimenti il contatore scatterà. Dunque, tenere accesa lavastoviglie e lavatrice assieme non sarà possibile. Inoltre bisognerà stare anche attenti all’uso dei phon, dei ferri da stiro, delle stufe elettriche. Questo è il prossimo futuro che ci si prospetta davanti, perlomeno in certe ore della giornata, quelle cosiddette di “picco”.
(Continua a leggere dopo la foto)

Contatori “intelligenti” (e traditori)

Tra qualche giorno la Commissione europea presenterà ufficialmente il suo piano per ridurre i consumi del 5 per cento nella fascia oraria considerata “di punta”, ovvero quella in cui generalmente le persone tornano a casa e accendono il televisore, iniziano a cucinare, o a fare le lavatrici. Dalla bozza del regolamento europeo, però, emerge un’indicazione molto precisa per i vari Paesi membri: operare attraverso i contatori intelligenti. In pratica, i distributori di energia, potranno operare una sorta di “lockdown” di corrente elettrica durante alcune ore. Questo potrà esser fatto semplicemente abbassando la potenza del contatore stesso. Ad esempio, prendiamo una famiglia che ha un contratto per 3,3 kilowattora, per far sì che si regoli l’utilizzo degli elettrodomestici i componenti potrebbero trovarsene disponibili soltanto 2,5. Non abbastanza, appunto, per tenere accesa contemporaneamente una lavastoviglie e magari un forno o una lavatrice, se intanto anche il frigo e la tv devono continuare a funzionare. Per intenderci, un forno elettrico assorbe in media 1500-2000 watt, una lavatrice 2.100, uno scaldabagno 1.200.
(Continua a leggere dopo la foto)

Le cifre dell’austerity

Come riferisce Il Messaggero, qualche giorno fa l’Enea aveva pubblicato un vademecum su come risparmiare corrente e avere bollette più leggere fino a 607 euro l’anno. La riduzione dei lavaggi della lavatrice da uno al giorno a uno ogni 2 giorni, per esempio, comporterebbe un taglio dei costi di 52,29 euro l’anno. Meno lavaggi con lavastoviglie, da 2 a 1 al giorno, farebbe risparmiare 74,69 euro. Il distacco della spina della lavatrice non in funzione, 1,58 euro. Lo spegnimento del frigorifero durante le vacanze, 3,42 euro. L’impostazione del frigorifero a modalità basso consumo, per 15 giorni durante le vacanze, 2,05 euro. Lo spegnimento di Tv, decoder e dvd (senza lasciarli in stand by), 4,53 euro. La riduzione del tempo di accensione del forno, 13,78 euro. La riduzione dell’accensione delle lampadine del 13% (un ora al giorno per ogni singola lampadina), 11,72 euro. Trattandosi però di azioni volontarie, lasciate alla libera scelta dei consumatori, il punto è che non vi è alcuna certezza che poi le famiglie si adeguino realmente a questa nuova “austerity”. La riduzione della potenza invece, renderebbe impossibile sottrarsi ai razionamenti.
(Continua a leggere dopo la foto)

Lockdown energetico

Il “lockdown” dei contatori, di contro, potrebbe avere anche diversi effetti indesiderati. Tenendo conto del fatto che la fascia di maggior consumo è la fascia F1, ovvero quella che va dalle otto di mattina alle sette di sera (il picco in genere inizia verso le 18) si dovrebbe anche pensare al fatto che, dopo un po’, le persone si abituerebbero a fare la lavatrice alle 20. Dunque, il picco verrebbe semplicemente spostato di orario, rendendo di fatto inutile l’abbassamento della potenza in quella precisa fascia oraria. Per ovviare a tale problema è probabile che la limitazione venga applicata su una fascia oraria mobile, che colpisca il picco ogni qual volta si forma il picco d’utilizzo degli elettrodomestici, piuttosto che avere un orario preciso. Un altro scoglio da superare è quello dell’abbassamento della potenza. Sarà uguale per tutti? O proporzionale in base ai kilowattora? Per esempio, chi ha scelto di elettrificare completamente la propria abitazione rinunciando al gas, ha generalmente contatori più potenti, da 6 a 10 kilowattora. Se si tagliasse in modo proporzionale, queste abitazioni rischierebbero di rimanere senza beni essenziali come riscaldamento, acqua calda o senza poter cucinare.

Potrebbe interessarti anche: Boom di tumori precoci. La ricerca solleva inquietanti dubbi su cosa è successo in questi anni. Eccola