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“Non serviranno più madri per fare figli”. Il futuro da horror creato in laboratorio

Pubblicato il 11/03/2023 10:29 - Aggiornato il 11/03/2023 10:37
Hayashi topi due padri
Katsuhiko Hayashi

Dal Covid in poi ci sta sembrando sempre più chiaro come la scienza stia diventando uno strumento utile ai “grandi della Terra” per imporre nuovi modelli, nuovi stili di vita, nuovi stili alimentari… e anche nuovi paradigmi sociali e antropologici. Dalla teoria di gender in poi, si sta allargando sempre più la voragine nella quale ci stanno buttando, verso un “mondo nuovo” (per citare Huxley) dove non serviranno più madri per fare figli. Fantascienza? Complottismo? Assolutamente no, il processo è già avviato. Per questo fa venire i brividi la storia arrivata dal Giappone, dove un gruppo di scienziati ha annunciato di aver creato topi con due padri biologici, generando ovuli da cellule maschili. Si parte dai topi e si arriva agli uomini. “Questo è il primo caso di produzione di forti ovociti di mammiferi da cellule maschili”, ha affermato entusiasta Katsuhiko Hayashi, che ha guidato il lavoro presso l’Università di Kyushu. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il lavoro giapponese dei topi con due padri nel campo degli ovuli e dello sperma coltivati ​​in laboratorio è considerato pioneristico a livello internazionale. Hayashi ha sostenuto senza troppi problemi che ora sarà tecnicamente possibile creare un uovo umano vitale da una cellula della pelle maschile entro un decennio. Lo ha detto al terzo vertice internazionale sull’editing del genoma umano presso il Francis Crick Institute di Londra. Come sempre, per mascherare le grandi manovre che ci sono dietro questi progetti, si scelgono tempi eticamente importanti con i quali abbindolare la massa. Il pretesto, in questo caso, è la lotta all’infertilità. Ma in realtà… (Continua a leggere dopo la foto)

Coppie dello stesso sesso potranno così avere un figlio biologico

Il lavoro di Hayashi e del suo team sui topi con due padri è stato presentato come una grande opportunità nel campo della riproduzione. In realtà il fine ultimo è quello di consentire a coppie dello stesso sesso di arrivare ad avere un figlio biologico insieme. Trattasi di “ingegneria genetica”. Una parola che fa rabbrividire solo a sentirla. Siamo di fronte, dunque, alla prima volta nella storia in cui vengono coltivate uova vitali da cellule maschili. La portata di questo passo in avanti ha la stessa portata di quello per la clonazione.

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