Vai al contenuto

Guerra in Ucraina, il sondaggio che sbugiarda tutti. Ecco cosa ne pensano gli italiani

Pubblicato il 28/01/2023 14:52 - Aggiornato il 28/01/2023 14:53

Mentre impazza il caso Sanremo, con gli italiani – e ormai anche larga parte di partiti – contrari alla partecipazione del presidente ucraino Zelensky nella serata della finalissima, i nostri connazionali ora danno un’altra sberla ai fan della guerra. Nel sondaggio pubblicato da Alessandra Ghisleri su La Stampa il 28 gennaio 2023, emerge un dato più che emblematico: gli italiani non ne possono più della guerra. E hanno capito che più armi all’Ucraina non fanno che prolungare il conflitto, per questo più della metà degli intervistati si è detta contraria a un secondo invio. Non solo: a quanto pare ora gli italiani si oppongono a un intervento Nato. L’altro dato interessante è chi, invece, si dice favorevole e per quale partito votano. (Continua a leggere dopo la foto)

Partendo dal dato, molto interessante, che il 72% degli italiani sente il conflitto russo-ucraino lontano, si arriva a quello sull’invio di armi. Il 52% si dice infatti contrario. Dice Ghsleri: “Si può dire che solo gli elettori di Pd, FI e Azione con Italia Viva si dichiarano maggiormente favorevoli”. Quanto all’invio dei carrarmati Panzer-Leopard tedeschi all’Ucraina, ben il 58% non vede positivamente la scelta. Il motivo? Si teme l’inasprirsi della guerra con la possibilità che la Nato sia costretta ad entrare come parte attiva nel conflitto. E l’altro sondaggio è proprio su questa possibilità, esclusa dal 68,5% del campione. (Continua a leggere dopo la foto)

Gli italiani, quindi, ritengono ancora giusto un aiuto nei confronti di un Paese aggredito, ma temono che l’invio dei carrarmati possa innescare terribili scenari e a una possibile terza guerra mondiale a due passi da casa. Però c’è speranza: un italiano su tre (il 32,5%) è convinto che prima o poi si riuscirà a negoziare con i russi imponendo all’Ucraina una soluzione. Solo il 10,2% pensa che alla fine l’Italia entrerà in maniera attiva nel conflitto.

Ti potrebbe interessare anche: “Italia costretta a inviare soldati in Ucraina”: Caracciolo spiega perché presto la guerra ci coinvolgerà davvero

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure