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Le parole di Grillo spaccano il M5S: “Ora parliamo come Berlusconi”

Pubblicato il 20/04/2021 15:00 - Aggiornato il 20/04/2021 15:05

Quindi, se alcune cose le dice Grillo vanno bene. Ma quando quelle stesse cose le diceva Berlusconi, o le dice oggi Salvini, non vanno più bene. Dove sono finite le femministe grilline del Codice Rosso? E tutti i grillini che gridavano al giustizialismo? Quel che ha detto Grillo, diciamocelo, è vergognoso. Dopo la difesa a spada tratta fatta pubblicamente nei confronti del figlio 19enne Ciro, accusato di stupro insieme ad altri tre amici coetanei, ha preso la parola la famiglia della ragazza che ha denunciato i quattro giovani. Come è ormai noto, il fatto di cui si parla sarebbe avvenuto nell’estate del 2019 nella villa di famiglia del leader di politico, in Costa Smeralda (sic!) in Sardegna. (Continua a leggere dopo la foto)

La famiglia della ragazza, dopo aver visto il video di Grillo, ha deciso di commentare così: “Siamo distrutti. Il tentativo di fare spettacolo sulla pelle altrui è una farsa ripugnante. Cercare di trascinare la vittima sul banco degli imputati, cercare di sminuire e ridicolizzare il dolore, la disperazione e l’angoscia della vittima e dei suoi cari sono strategie misere e già viste, che non hanno nemmeno il pregio dell’inedito”. (Continua a leggere dopo la foto)

E nel M5S le prime reazioni sono state addirittura di solidarietà nei confronti del padre difensore, come quelle del reggente M5S, Vito Crimi, o della vice presidente del Senato, Paola Taverna, di Fabio Massimo Castaldo, dell’ex sottosegretario, Gianluca Castaldi e tanti altri grillini o ex, come per esempio Alessandro Di Battista. Tutti a sottolineare il “dolore di un padre”. Nel video postato da Grillo su Facebook, il leader del M5s, aveva urlato: “Mio figlio è su tutti i giornali come stupratore seriale insieme ad altri 3 ragazzi… Io voglio chiedere perché un gruppo di stupratori seriali non sono stati arrestati, la legge dice che vanno presi e messi in galera e interrogati. Sono liberi da due anni, ce li avrei portati io in galera a calci nel culo”. (Continua a leggere dopo la foto)

E poi l’affermazione peggiore, quella sulla tempistica intercorsa tra il fatto e la denuncia, non tenendo per nulla in considerazione il dolore e la questione psicologica della presunta vittima. Grillo risolve la faccenda dicendo che si è trattato solo di un gruppetto di ragazzi 19enni che ridono e si divertono “saltellando con il pisello, così…perché sono quattro coglioni”. E al M5S, alle donne del M5S, tranne Federica Daga, pare vada bene così. Solo molte ore dopo, e quando il caso è divampato in modo incontrollabile, sono arrivate le prime prese di distanza, con chi nella base ha infuocato le chat: “Ormai parliamo come Berlusconi?”.

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