Fenomeni pericolosi, dei quali si parla poco, pochissimo. Affrontati dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, simbolo della lotta alla mafia in Calabria, nel corso di una lunga intervista rilasciata alla testata Avvenire. A partire dal rischio usura, più che mai concreto ora che tante aziende sono in difficoltà a causa degli effetti della pandemia e della crisi economica: “Dopo la pandemia la mafia ha intensificato l’attività nel campo dell’usura come nella diffusione del gioco d’azzardo illegale, reati in aumento. La crisi economica ha portato molte aziende in gravi difficoltà che non hanno avuto il coraggio o la determinazione di fallire a rivolgersi agli usurai. Questo significa l’inizio della fine della propria attività economica, ma soprattutto l’inizio della fine della propria libertà e dignità”. Gratteri ha poi parlato dei nuovi business della ‘ndrangheta. (Continua a leggere dopo la foto)
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In aumento, secondo Gratteri, soprattutto il fenomeno del gioco d’azzardo, diventato “una piaga peggiore della droga. Nei centri per tossicodipendenti vedo sempre più persone, soprattutto anziane, in cura”. Con infiltrazioni mafiose anche nel settore delle aste giudiziarie: “Le aste sono un’occasione ghiotta per appropriarsi di un bene a poco prezzo e dunque per riciclare e giustificare le ricchezze. Da parte della magistratura e delle forze dell’ordine occorre quindi prestare molta attenzione a cosa sta attorno alle aste giudiziarie”. (Continua a leggere dopo la foto)

Gratteri spiega i nuovi business della ‘ndrangheta
Gratteri ha poi affrontato il tema dei cosiddetti mafia bond, la truffa sulla cartolarizzazione dei debiti degli ospedali calabresi finita in mano alla ‘ndrangheta: “Purtroppo, all’interno della pubblica amministrazione ci sono molte persone contigue alla ‘ndrangheta e alle mafie o sono al loro servizio pur non essendo affiliati. Usando un termine mafioso sono ‘a disposizione’. che vuol dire essere funzionali all’organizzazione in cambio di pochi spiccioli. (Continua a leggere dopo la foto)

L’Europa ha gli anticorpi per difendersi? “Purtroppo si dimostra sorda e non collabora. O non si può o non si vuole capire quale sia la pervasività delle mafie. In Europa le mafie vendono cocaina e con i soldi ricavati stanno comperando tutto ciò che è in vendita. L’Ue non intende porre un limite al contante, ma fare transazioni in contanti significa favorire la micro e media corruzione e favorire il piccolo e medio riciclaggio. L’ultima perla dell’Europa è stato rimproverare l’Italia per i limiti al subappalto, una follia. Da decenni gridiamo e invitiamo a non consentirli o a limitarli al massimo perché subappalto significa consentire alle mafie di apparecchiare e sedersi a tavola controllando la realizzazione di opere spesso difformi rispetto al progetto. È nel subappalto che si annidano le tangenti, le clientele e soprattutto la possibilità del controllo mafioso”.
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