Vai al contenuto

L’Europa spia le nostre case. Ecco cosa controlleranno e perché può costare caro agli italiani

Pubblicato il 26/02/2024 17:32 - Aggiornato il 26/02/2024 17:33

La nuova Direttiva antiriciclaggio dell’Unione europea assomiglia – ed è invero la cifra di molte politiche comunitarie, nelle sue varie declinazioni – a una sorta di Grande Fratello. Un Grande Fratello fiscale: anche gli immobili, così come i conti correnti bancari, dovranno essere censiti e inseriti all’interno di un registro centralizzato nazionale. Ma non esiste già il Catasto? L’obiezione è più che legittima. La differenza risiede nel fatto che tali registri potranno e dovranno essere consultati dalle autorità di contrasto, ovvero le Unità di informazione finanziaria (Uif) di tutti i ventisette Paesi che compongono la Ue. L’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia è l’autorità nazionale indipendente, con funzioni di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, istituita ai sensi del Decreto legislativo numero 231 del 2007 presso la Banca d’Italia. Case, terreni e immobili, dunque, verranno schedati in un documento a disposizione di tutte le autorità di contrasto dove i proprietari verranno segnalati. Il timore è che questi dati raccolti a fini antiriciclaggio in futuro vengano utilizzati per altri scopi, tipo la “confisca greendei risparmi privati auspicata da Mario Draghi. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Mi hai spaccato la testa!”. Conte nella bufera: il VIDEO della contestazione. Va alla manifestazione e finisce malissimo

grande fratello europeo immobili direttiva

Cosa cambia

Gli immobili sono “un bene attraente per i criminali per riciclare i proventi delle loro attività illecite, poiché consentono di oscurare la vera fonte dei fondi e l’identità del titolare effettivo”, riporta il preambolo della direttiva, che è stata approvata definitivamente dal Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti dei governi degli stati membri dell’Unione europea, e che dovrà ora essere approvata formalmente dal Consiglio e dal Parlamento europeo, prima di essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Ue.  Gli stati membri dovranno istituire punti di accesso unici per le informazioni finanziarie entro 2 anni dalla data di trasposizione della Direttiva, scadenza entro la quale dovranno mettere a disposizione anche le informazioni sulla titolarità effettiva degli immobili. Tale sistema sarà accessibile alle autorità competenti durante le indagini relative al riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo, ma il rischio che se ne faccia un abuso pare piuttosto evidente. A livello europeo, come anticipavamo, sarà creato un registro centralizzato che conterrà i nomi e cognomi di titolari di cassette di sicurezza (verranno controllati anche gli accessi), di conti correnti, e persino di criptovalute. Con tanti saluti alla privacy e al segreto bancario. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Cosa sta facendo la Cia in Ucraina”. Clamorosa news del New York Times. Il percorso verso una guerra globale

grande fratello europeo immobili direttiva

Il Grande Fratello Ue

Le informazioni del registro degli immobili, elencate da ItaliaOggi, dovranno includere anche quelle “storiche”, compresa la storia della proprietà, i prezzi a cui essa è stata acquisita in passato e i vincoli correlati su un periodo di almeno 5 anni, nonché tutte le informazioni relative al proprietario, al fine di consentire alle Uif e ad altre autorità competenti di analizzare e identificare eventuali attività sospette relative a transazioni di terreni o proprietà immobiliari che potrebbero essere indicative di riciclaggio di denaro o altri tipi di criminalità: informazioni storiche “già raccolte durante le transazioni di terreni o proprietà immobiliari”.

Potrebbe interessarti anche: L’unica Europa che funziona è quella dei paradisi fiscali

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure