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Gli italiani voltano le spalle a Draghi, sondaggio choc per il premier: i dati

Pubblicato il 04/07/2022 12:28

Non appena Mario Draghi aveva presentato agli italiani la sua squadra, i giornalisti “addomesticati” non avevano perso tempo, lanciandosi in una lunga serie di osanna per l’esecutivo chiamato a guidare il Paese fuori dall’emergenza Covid. Soltanto qualche mese dopo, i nodi sono venuti drammaticamente al pettine: le restrizioni ingiuste e trascinate troppo a lungo, una ripresa promessa e che non arriva mai, la gestione delle sanzioni alla Russia di Putin con il costo dell’energia e del carburante nel frattempo schizzati alle stelle. Non c’è da stupirsi, allora, che i cittadini abbiano finito per voltare le spalle a Draghi e ai suoi fedelissimi.

Un po’ per errori commessi in prima persona, un po’ per le figuracce portate in dote da ministri del calibro di Luigi Di Maio. Fatto ste che Draghi non ha fatto altro, di recente, che perdere consenso. Per capirlo, è sufficiente dare un’occhiata all’ultima rilevazione di Dire-Tecnè realizzata tra il 30 giugno e il primo luglio su un campione di mille persone e riportata da Libero Quotidiano: una stroncatura, quella verso il premier, nettissima.

Il 49,5% (+0,6%) degli intervistati ha infatti espresso un giudizio negativo sul governo dell’ex banchiere, contro il 46% (-0,2%) di chi invece ha scelto di promuovere il governo. In pratica, quasi un italiano su 2 ha bocciato l’operato di Palazzo Chigi. Come spiegato da Libero, “in riferimento all’attività del presidente del Consiglio Draghi, la fotografia è in chiaroscuro: secondo la rilevazione, infatti, crescono i giudizi negativi sull’operato del premier e, contemporaneamente, calano i giudizi positivi”.

“Nel dettaglio – si legge ancora – il 52,3% degli intervistati esprime un giudizio positivo, mentre per il 42,2%, l’attività di Draghi è negativa. Per il 55,5% degli italiani, inoltre, il clima economico in Italia è destinato a peggiorare nei prossimi mesi. Solo il 13,4% (+0,2%) del campione intervistato si dice ottimista, mentre cala il numero di intervistati che prevede una situazione economica stabile: è il 31,1% (-0,4%). Una situazione molto diversa rispetto ad aprile quando il gradimento del premier ha toccato quota 60,4%”.

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