Il caso della giudice Iolanda Apostolico, finita nella bufera per le posizioni espresse in passato contro il centrodestra, sembra aver portato a una clamorosa spaccatura nell’Associazione nazionale magistrati. La toga era stata recentemente protagonista di un vero e proprio caso mediatico: prima aveva annullato i provvedimenti di trattenimento di alcuni migranti, poi erano apparsi in rete dei video che la immortalavano al centro di una manifestazione organizzata dalla sinistra nel 2018 a Catania, segnata da pesanti insulti contro Matteo Salvini. La stessa Apostolico aveva condiviso un post del marito contro Matteo Salvini in rete. La giudice era stata difesa da Magistratura Democratica, storicamente più vicina alla sinistra, e attaccata invece da Magistratura Indipendente. (Continua a leggere dopo la foto)
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Proprio le toghe di Magistratura Indipendente avevano presentato una mozione contro Apostolico, scontrandosi con i colleghi. La spaccatura interna è parsa ancora più evidente nelle scorse ore, quando il Comitato direttivo ha dovuto votare il documento: come riportato da Libero, una parte dell’Anm ha parlato di “attacchi” da parte di esponenti del governo, allo scopo “di intimorire ogni giudice che dovesse assumere un’interpretazione non gradita o allineata ad un certo indirizzo politico”. (Continua a leggere dopo la foto)

“I cittadini italiani assistono da giorni – è quanto emerso da un documento – ad attacchi e reazioni scomposte di esponenti del governo che, senza confrontarsi con il merito della decisione di un giudice del Tribunale di Catania in materia di protezione internazionale, investono con grande risonanza mediatica e insistenza la persona, gli affetti e la vita del magistrato, situazione che ha reso doverosa anche l’apertura di una pratica a tutela da parte del Csm, di cui auspichiamo un celere esame”. (Continua a leggere dopo la foto)

Un testo che ha scatenato anche reazioni polemiche. “Le dichiarazioni dei vertici dell’Anm in difesa di condotte indifendibili come quella della Apostolico sono segno di uno stato confusionale che non fa paura a nessuno. Non ci fermeremo. Serve una profonda riforma. Purtroppo accanto ad autentici eroi della legalità agiscono toghe politicanti che hanno sommerso di discredito le istituzioni” ha commentato il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri.