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“Tra prima e seconda dose non c’è differenza”. Dati alla mano Giorlandino demolisce Galli in diretta

Pubblicato il 17/11/2021 08:04

Claudio Giorlandino, Direttore sanitario di Altamedica, ha mandato in tilt la trasmissione “L’Aria che tira”, durante la puntata del 15 novembre, e il professor Massimo Galli mostrando in diretta dei dati del ministero della Salute in cui si evidenzia che non vi sia differenza tra chi ha fatto una o due dose di vaccino. Tutto questo mentre il governo procede spedito addirittura con la terza dose: “I non vaccinati muoiono – analizza Giorlandino dati di Speranza alla mano -, ma tra chi ha fatto una dose e chi ne ha fatte due è perfettamente uguale, qualcuno l’avrà letto questo studio al Ministero della Salute? Non finisce la capacità protettiva”. (Continua a leggere dopo la foto)

Massimo Galli, spiazzato totalmente da questa evidenza, prova a rispondere a Claudio Giorlandino, ma prima si arrampica sugli specchi, poi svicola dalla discussione così: “Non è facile parlarne in TV per un pubblico che difficilmente recepisce tutti questi numeri”. Pochi giorni fa, ai microfoni di Radio Radio, il professor Claudio Giorlandino aveva spiegato ancora meglio l’inutilità della terza dose e ha affermato che sarebbero bastati dei vaccini tradizionali a scongiurare tutti i problemi. (Continua a leggere dopo la foto)

Ha spiegato Giornaldino: “Io mi sono esposto moltissimo, pur essendo pro vax, dicendo che la terza dose, per chi ha già fatto le altre due dosi non serve per due motivi. 1: il virus che noi adesso andiamo a confrontare è una variante delta o una nuova delta variante e questo, a detta di alcuni studiosi della Pfizer, non è più efficace. 2: considerate che questo bizzarro vaccino, dico bizzarro perché è un vaccino che agisce su una piccola parte del virus che è la proteina spike e non è un vaccino tradizionale; i vaccini tradizionali sono quelli che agiscono su tutto il virus perché sono i vaccini da virus inattivato o modificato. Quindi il virus a quel punto te lo inietti, è morto e i tuoi anticorpi reagiscono su tutto il virus. Questi vaccini invece agiscono soltanto su una piccola parte della proteina del virus. Se avessimo usato un vaccino tradizionale avremmo avuto una protezione completa. Perché si è scelto questi vaccini così particolari non è chiaro. Sta uscendo fuori di tutto. Perché probabilmente erano pronti? Dovevano rientrare in alcuni studi? Non si sa”. (Continua a leggere dopo il video)

Conclude Giorlandino: “Continuare a vaccinare con un vaccino che non è tradizionale non so se è tanto utile, non credo sia dannoso, non lo so, bisogna vederlo nel tempo si tratta di un rna alieno messo nelle nostre cellule. Alcuni, quando erano al di fuori del Comitato Tecnico Scientifico, dicevano delle cose molto più tranquillizzanti, pensate al professor Palumbo che ha detto sempre che questo virus non era particolarmente pericoloso e faceva male solo ai malati, adesso è uno dei fautori della continua vaccinazione, perché c’è la cosiddetta medicina difensiva. Una volta che mi trovo nella posizione di dover prendere decisioni cerco di fare le cose in modo che non mi dovrà dire niente nessuno”.

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