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Massimo Galli addirittura ‘sostituisce’ Mattarella: “No alle elezioni”

Pubblicato il 08/01/2021 16:58

Che in Italia lo stato di salute della democrazia e delle regole democratiche non sia ottimale lo avevamo capito da un po’. Il Covid è arrivato a dare la mazzata finale. E mentre anche in queste ore in Parlamento e nella maggioranza discutono se andare a elezioni o meno, come se questa possibilità stia in capo a loro e non al Presidente della Repubblica, adesso anche i virologi iniziano a intervenire sul tema. Divenuti star della tv “grazie” alla pandemia, ora intendono dirci anche quando e se è il caso di andare a elezioni. Per questo fanno scalpore le parole dell’infettivologo Massimo Galli, ospite di Myrta Merlino a L’Aria che tira, che ha detto: “Non è il momento di pensare alle elezioni in piena pandemia”.

Galli, dunque, ha voluto sostituirai a Mattarella per dirci se sia il caso è meno che gli italiani esercitino la democrazia. Vi sembra una cosa normale? Ma non è tutto. Perché sempre Galli, tra i più accaniti sostenitori del lockdown totale anche per mesi interi, ha parlato anche di “troppe libertà”. Insomma, i virologi ci hanno preso gusto a dettare le regole, e in questo modo non sembrerà più tanto strano sentir qualcuno parlare di “dittatura sanitaria”.

Il professore ordinario di Malattie infettive all’Università di Milano e primario del Sacco, Massimo Galli, rievoca addirittura la peste di Milano e punta il dito contro le leggerezze di Natale che, adesso, ci fanno ripiombare nell’incubo del lockdown. “Quando prima del 24 dicembre ci si arrabbiava per la riapertura e l’assalto allo shopping natalizio non era per rovinare i commercianti. Quei pochi giorni di liberi tutti hanno determinato questi dati”, ha detto al quotidiano la Repubblica.

E, allora, l’alternativa qual è? Per Galli c’è solo una strada: “I tira e molla sono pesanti anche per l’economia. È peggio avere continui apri e chiudi che una situazione netta. Se poi appena affermi la liceità di una cosa questa viene interpretata come un liberi tutti, allora resta solo il lockdown”. Quindi per Galli dovremmo stare di nuovo tutti chiusi in casa e guai a votare…

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