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Morì a 32 anni dopo l’iniezione, i genitori non si arrendono: l’ultima mossa contro AstraZeneca

Pubblicato il 30/11/2022 07:53

“Esiste un nesso causale fra il vaccino AstraZeneca e la morte di Francesca Tuscano”. Dopo la perizia della procura anche la commissione medica dell’Agenzia della Sanità ligure ha confermato quello che tutti ormai sapevano. Ma metterlo nero su bianco è importante, molto importante. Soprattutto per rendere giustizia alla giovane insegnante genovese di 32 anni stroncata da una reazione avversa il 4 aprile 2021. La notizia della sua morte, avvenuta dopo l’iniezione del cosiddetto vaccino anti-Covid, aveva scosso l’Italia intera. I familiari di Francesca ad oggi non hanno ancora ricevuto il risarcimento di 77.468 euro destinato “ai parenti aventi diritto che ne fanno domanda, nel caso in cui la morte del danneggiato sia stata determinata dalle vaccinazioni”, in base alla legge che ha stanziato un fondo da 150 milioni di euro destinato proprio a chi ha subito danni dalla vaccinazione anti Covid. E dunque ora c’è un’altra novità su questa triste vicenda. (Continua a leggere dopo la foto)

I genitori di Francesca hanno, nel frattempo, iniziato una battaglia con AstraZeneca che ora rischia di sfociare in una causa civile. Come spiega Il Secolo XIX, “il colosso farmaceutico ha già ricevuto una lettera di messa in mora da parte dei Tuscano, con relativa richiesta di quantificare un risarcimento. AstraZeneca per il momento ha detto No, anche perché l’indagine penale, nonostante la consulenza depositata da mesi sembra portare all’archiviazione, è ancora aperta ed è in qualche modo legata a quella su Camilla Canepa, la studentessa di 18 anni di Sestri Levante morta per lo stesso motivo, ma due mesi dopo Francesca Tuscano, in uno degli ‘open day’ che invece non esistevano ancora quando si era vaccinata la 32enne”. (Continua a leggere dopo la foto)

A rileggere ora la cronaca di quei giorni vengono i brividi. Gli “open day vaccinali”, addirittura a questo era arrivata la follia di Conte e Speranza. Fra le altre possibili azioni della famiglia di Francesca c’è anche una richiesta risarcitoria nei confronti del ministero della Salute. I legali dell’insegnante hanno inoltrato alla commissione tutta la documentazione medica e la consulenza in mano al pm Arianna Ciavattini, che stabilisce come la trombosi che ha ucciso Francesca sia stata scatenata dalla “Vitt”. (Continua a leggere dopo la foto)

La “Vitt” è una rarissima trombosi cerebrale associata a piastrine basse scatenata nelle giovani donne dai vaccini basati su adenovirus, come appunto AstraZeneca. Conclude Il Secolo XIX: “Francesca Tuscano si era vaccinata il 22 marzo 2021. Il 2 aprile aveva accusato forte mal di testa, la mattina dopo i genitori l’avevano trovata in stato di incoscienza e il 4 aprile all’ospedale San Martino venne dichiarata la morte”.

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