Povero Corrado Formigli. Al conduttore di Piazzapulita non ne va davvero bene una, negli ultimi tempi. Prima ha ospitato un servizio a difesa del consumo di insetti a tavola, scatenando la rabbia dei tanti italiani che, nonostante le imposizioni dell’Ue, ancora si ribellano all’idea di riempire il piatto con grilli e larve. Poi si è lanciato nel tentativo di intaccare la figura di Giorgia Meloni rispolverando il caro, vecchio tema del fascismo. Anche in questo caso, però, per il giornalista le cose non sono andate proprio come da copione e addirittura uno storico giornale di sinistra, la Repubblica, lo ha pesantemente bastonato. Cos’è successo? Proviamo a riavvolgere il nastro. Durante la puntata di Piazzapulita di giovedì 6 aprile si è parlato delle parole di Ignazio La Russa sull’attentato di via Rasella, poi delle commistioni tra istituzioni locali e movimenti neofascisti nella città di Ferrara. Ospite in studio, Vittorio Sgarbi. (Continua a leggere dopo la foto)
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Sgarbi ha puntato il dito proprio contro l’inchiesta su Ferrara: “Voglio dirti che Ferrara è una città antifascista, è la città di Bassani. Il teatro comunale, che non è la feccia delle chat che avete raccolto, ha fatto uno spettacolo su Matteotti. Moni Ovadia è sovrintendente di quel teatro”. E ancora. “Dov’è il fascismo? Quei cogli…i che sfilano a Predappio? Tu sei fascista, stai facendo del fascismo, stai colpendo delle persone con la tua tv spazzatura”. L’etichetta di fascista, insomma, alla fine è stata appiccicata proprio a Formigli. (Continua a leggere dopo la foto)
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Non bastasse, ecco che nelle ore successive a rincarare la dose ci ha pensato il giornale La Repubblica, che nella pagina dedicata alle lettere di Francesco Merlo ha ospitato l’intervento del professor Sandro Betocchi dell’Università Federico II di Napoli: “A Piazzapulita un giornalista intervistava un politico di Ferrara che aveva pubblicato post razzisti e fascisti. Il politico negava di essere fascista e il giornalista lo incalzava intimandogli di dire ‘il fascismo fa schifo’. L’uomo politico non l’ha detto. Avrei fatto la stessa cosa, qualunque fosse stata la frase impostami”. (Continua a legggere dopo la foto)
Betocchi ha concluso scrivendo: “Non le sembra che il comportamento da fascista sia stato quello del giornalista?”. Eloquente la considerazione di Merlo, poche righe dopo: “Sì, e infatti il fascistometro oscilla tra 8 e mezzo e nove meno meno”. Dopo Sgarbi, anche Repubblica ha dato così del fascista a Formigli. Che forse, d’ora in poi, ci penserà due volte prima di lanciarsi nell’ennesima, sterile accusa a questo o quell’esponente di centrodestra.
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