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La classe dirigente della Lega passa dalle felpe No Euro alle mascherine marcate Ue

Pubblicato il 28/12/2020 15:54

In politica, come in tutte le cose, si deve stare molto attenti ai dettagli. E ce n’è uno che è bene segnalare perché assai significativo. “Oggi è una giornata fondamentale da cui si parte in un percorso ancora abbastanza lungo ma verso la normalità”, questo è quanto ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in un punto stampa dall’ospedale Niguarda dove sono arrivate le prime dosi di vaccino anti-Covid destinate alla Lombardia. E mentre tutti erano concentrati sul contenuto del messaggio, si son fatti sfuggire un dettaglio fondamentale: il presidente leghista indossava infatti una bella mascherina blu marchiata con il logo dell’Europa. La battaglia senza se e senza ma contro Bruxelles, dunque, sembra essere ormai definitivamente tramontata. Peccato.

Lontani i tempi delle felpe leghiste “Fuori dall’Europa”, “No-Euro”, “Basta Euro”. Adesso anche loro son cambiati. Dalle felpe alle mascherine, col capo chino a Bruxelles. Ha aggiunto infatti Fontana: “Voglio fare una considerazione a favore dell’Europa. È una giornata importante anche per l’Unione Europea. È una giornata che dimostra come l’Ue se opera nel modo corretto, se si impegna nel modo giusto può essere qualcosa, non di importante ma ancora di più, di fondamentale per il futuro del nostro Paese e dell’Europa medesima”. Alé, la giravolta è compiuta!

Fontana durante la conferenza stampa ha dunque sfoggiato con orgoglio la sua mascherina con la bandiera dell’Ue. Del resto, qualche tempo fa in molti avevano fatto notare come sul muro dello storico quartier generale della Lega, in via Bellerio a Milano, fosse rimasto giusto Alberto da Giussano. La parete che dà su via Enrico Fermi, su cui campeggiavano le scritte “Lega Nord Padania” e il simbolo “Basta euro” sono scomparsi, sotto una mano fresca di vernice bianca.

Non solo: accanto al murale compariva il link a un sito, bastaeuro.org, che accompagnava la campagna antieuropeista di Salvini nel 2014. Lontani quei tempi… Anche quello è scomparso sia dai motori di ricerca sia dall’Internet Archive, che registra l’ultima modifica il 19 di novembre del 2017. Per chi crede ancora in quella battaglia, la sola via da seguire è quella di ItalExit di Gianluigi Paragone.

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