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Financial Times: “Sentenza della Corte costituzionale tedesca è una bomba sotto l’Ue”

Pubblicato il 06/05/2020 17:49

La sentenza della Corte costituzionale tedesca ha creato un altro terremoto nel sistema Ue. È stata una sorta di uscita allo scoperto da parte della Germania, tanto per ribadire che l’Europa è roba loro e sono lor a dettare le regole del gioco. Ma c’è di più. Il Financial Times ha considerato questa sentenza come “una bomba sotto l’ordinamento giuridico dell’unione europea”. I giudici di Karlsruhe hanno affermato, in sostanza, che ciascun paese può ottenere l’acquisto della Bce dei propri titoli di debito pubblico solo in proporzione dei contributi versati. I giudici tedeschi, con un colpo solo, sono stati capaci di calpestare alla luce del sole (finalmente!) tutti i principi dei trattati che chiedono una leale collaborazione tra gli stati membri.

Come scrive Paolo Maddalena, vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale, su lantidiplomatico.it “l’obiettivo nascosto è quello di favorire la Germania sugli altri Stati membri. A questo punto, come abbiamo più volte ripetuto, l’Italia deve immediatamente far ricorso, per superare la gravissima crisi economica in atto, aggravata dall’avvento del corona virus, all’emissione nel mercato di moneta di Stato a corso legale e non convertibile. Bisogna inoltre organizzarsi per uscire dall’euro, nella cui zona noi siamo entrati con una semplice istanza rivolta alla Commissione e da questa passata al Consiglio dei ministri dopo aver sentito la Bce”.

Che bella questa Ue. Scrive ancora Maddalena: “E bisogna tenere presente che resta aperta la via per lo Stato italiano di chiedere alla Corte di giustizia europea se il comportamento di Germania, Austria, Olanda (che è un paradiso fiscale) e Paesi del nord Europa, possa ritenersi conforme a una esatta interpretazione dei trattati. Questa richiesta da parte dello Stato italiano sarebbe possibile se i nostri governanti non avessero la testa imbottita da idee neoliberiste. Quelle idee che ci hanno portati a essere un paese privo di patrimonio pubblico e cioè di fonti di produzione della ricchezza nazionale appartenenti al popolo e che ci hanno costretti a chiedere prestiti al mercato generale con i tassi da esso imposti”.

L’Ue è sull’orlo del fallimento. È un peccato per quello che è stato il vero sogno europeo. Ma è un bene visto a che punto è arrivata questa Europa. Italexit è la sola risposta possibile.

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