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“Ho ricevuto tre dosi di vaccino”. Ma l’Agenzia delle Entrate la multa lo stesso. Una storia surreale

Pubblicato il 22/02/2023 20:32

Ha davvero dell’incredibile la storia che giunge da Albano Laziale, dove una donna, Maria Cristina D.N., ha ricevuto una assurda comunicazione dell’Agenzia delle entrate. Si tratta del “procedimento sanzionatorio” per non aver espletato la vaccinazione antiCovid, la famosa multa da 100 euro. Il punto è, però, che la donna 67enne, dunque obbligata per legge alla vaccinazione a partire dal 1° febbraio 2022, abbia già ricevuto ben tre dosi di vaccino, il ciclo completo, peraltro contraendo comunque il virus. Il ministero della Salute, leggiamo su RomaToday, per il tramite dell’Agenzia delle Entrate, ha notificato a Maria Cristina la paradossale comunicazione, datata 25 maggio 2022. L’inosservanza dell’obbligo vaccinale – ai sensi del decreto legge 44/201, convertito con modificazioni dalla legge numero 18/2022 – viene, come noto, sanzionata amministrativamente. Pur non trattandosi (almeno questo) di una cifra elevatissima, l’ingiustizia patita dalla signora di Albano Laziale la costringerà, ora, a dover dimostrare, tramite l’Asl competente per il territorio, di aver completato il ciclo dei vaccini, anche se per il ricorso è previsto si debba vantare “il possesso di una certificazione di differimento o esenzione dall’obbligo vaccinale”. Si noterà che, invece, non è affatto previsto né menzionato il rischio di un errore nel procedimento e nell’invio della sanzione stessa. (Continua a leggere dopo la foto)
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È l’Agenzia delle Entrate ad incrociare i dati anagrafici e sanitari della popolazione e a capire chi ha rispettato gli obblighi sul Covid dettati dal Governo e chi, invece, o non si è vaccinato o non ha completato il ciclo fino alla terza dose. Fortunatamente, Maria Cristina D.N. possiede le certificazioni dei vaccini, effettuati il 13 marzo 2021 e il 29 maggio 2021. Poi, a settembre 2021, racconta, si è ammalata comunque di Covid. Il 3 febbraio 2022 si è sottoposta anche alla terza dose di vaccino. Non una cattiva No Vax, dunque, o una No Green Pass, ma uno di quei cittadini che, per quanto assurde potessero sembrare, ha seguito delle regole e che, naturalmente, ora si sente beffata dallo Stato. Dovrà perdere molto tempo per raccogliere documenti, inviare mail, consultare dei legali, il tutto entro un mese: il limite è di 30 giorni per presentare ricorso davanti al Giudice di pace. (Continua a leggere dopo la foto)

Come se non bastasse, racconta la signora Maria Cristina ancora a RomaToday: “Ho una piccola patologia al cuore è quanto accaduto mi ha lasciato scossa a lungo”.

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