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L’Europa vuole imporre il lockdown a tutti. Ecco il piano di Bruxelles

Pubblicato il 29/10/2020 10:05

E ora Conte smette di fingere e inizia a parlare di vero lockdown generale, come quello della scorsa primavera. In mezza Europa, intanto, anche altri Stati vanno nella stessa direzione. Ma dietro la decisione dei singoli Stati di “chiudere”, oltre ai dati di aumento dei contagi, ci sarebbe una strategia ben studiata da parte di Bruxelles, che ora punta a un lockdown generalizzato in tutta Europa e nello stesso periodo. Il primo Paese Ue a tornare in isolamento, intanto, è stato l’Irlanda, dove lo scorso 19 ottobre il primo ministro Micheal Martin ha emanato l’ordine nazionale di “restare a casa”, anche se le scuole sono rimaste aperte. La nuova chiusura è della durata di sei settimane.

Ma a fare più notizia in Europa sono certamente state le decisioni di Merkel e Macron. I vertici del governo francese avevano finora dichiarato di voler evitare un nuovo lockdown nazionale, ma poi hanno fatto marcia indietro. Esattamente come ha fatto e farà Conte. “Se non diamo un colpo fatale ai contagi i nostri ospedali saranno presto pieni, senza possibilità di trasferire i malati perché il virus è dappertutto. Dopo aver consultato scienziati, attori sociali, politici ed economici, ho deciso che c’è bisogno di riprovare il lockdown a partire da venerdì, la chiusura che ha già fermato il Paese in primavera”, ha detto il presidente francese.

Anche in Germania la cancelliera Angela Merkel ha annunciato nel pomeriggio del 28 ottobre un mini-lockdown nazionale per un mese a partire dal 2 novembre. Per ora, respingono questa ipotesi la Spagna e il Regno Unito, il quale, però, il 26 ottobre ha annunciato che le restrizioni imposte nelle zone più colpite saranno estese anche a Nottingham e a parte della contea circostante, queste limitazioni erano già state applicate alla regione di Liverpool, a quella della Grande Manchester, al Lancashire, al South Yorkshire e a Warrington. Le persone in lockdown nel paese salgono quindi a circa 8 milioni.

Anche altri paesi in Europa hanno imposto dei semi-lockdown: il Belgio ha introdotto da lunedì 19 ottobre un coprifuoco notturno in tutto il Paese e ha chiuso completamente il settore dell’ospitalità. La Russia ha imposto la chiusura di bar e ristoranti tra le 23 e le 6 del mattino, per combattere la diffusione del Coronavirus. In tutto questo, però, c’è Bruxelles, che stando al retroscena raccontato da La Stampa, ha un piano per “sollecitare” le chiusure nei vari Paesi. L’ipotesi, dunque, è quella di arrivare ad un lockdown europeo. Con un’intesa tra tutti e 27 i Paesi dell’Unione.

“Se ne è parlato ieri sera – si legge – in una telefonata tra il presidente del Parlamento europeo David Sassoli e la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. Il primo ha suggerito l’ipotesi e la seconda, dopo averci ragionato assieme, ha apprezzato e ha assicurato di pensarci, valutando la possibilità di farla propria e presentarla oggi al Consiglio europeo straordinario”. Von der Leyen, però, guarda caso, “vuole prima parlarne con i Paesi-guida dell’Unione e questa mattina – prima del vertice – chiederà cosa ne pensino la Cancelliera Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron”.

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