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“L’Europa si è bevuta il cervello. Ascolta Greta e sbaglia”. La verità dell’esperto sui cambiamenti climatici

Pubblicato il 20/03/2023 11:08

La politica dell’ambiente è in mano a degli “incompetenti”. Che inseguono mode e slogan senza affrontare realmente il problema alla ricerca di soluzioni. Questa l’analisi fatta attraverso le pagine di Libero Quotidiano dal fisico Franco Prodi, fratello dell’ex premier Romano, che intervistato da Pietro Senaldi ha spiegato: “Ci sono anime stupide, o forse solo scientificamente ignoranti e politicamente ignorabili, che chiamano negazionista chiunque, come me, metta in dubbio il mantra pervasivo che la Terra si stia riscaldando per l’esclusiva colpa dell’uomo. Queste persone non considerano le cause naturali del cambiamento, astrofisiche, astronomiche e atmosferiche. La verità è che la conoscenza del clima è ancora molto limitata”. (Continua a leggere dopo la foto)
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europa greta clima

“Il riscaldamento del pianeta – ha spiegato Prodi – non dipende per il 98% da noi, come invece tanti sostengono. Questa è una fesseria, talmente diffusa da diventare però inarrestabile. Tra cinquant’anni di studi saremo forse in grado di stimare l’incidenza dell’uomo sul clima. Il cambiamento climato è sempre stato connaturato al pianeta, c’è sempre stato e sempre ci sarà”. (Continua a leggere dopo la foto)

“L’europa sbaglia ad scoltare Greta sui cambiamenti climatici”

Secondo Prodi “la Terra negli ultimi anni si è riscaldata al ritmo di 0,7 gradi centigradi ogni secolo. Ma non c’è un’emergenza climatica. C’è un’emergenza inquinamento e di tutela dell’ambiente, che è questione ben diversa. Anzi, ho il sospetto che il riscaldamento globale sia una manovra di distrazione di massa, per distogliere le attenzione dal vero problema che è l’inquinamento”. Le tesi del professore, però, continuano a essere spesso ignorate: “Ho visto personalmente Mattarella e Draghi confrontarsi con Greta e ignorare il mio parere”. (Continua a leggere dopo la foto)

In tutto questo, “l’Europa si è bevuta il cervello. Produce l’8% delle emissioni mondiali ed è persuasa di voler dare il buon esempio per salvare il pianeta. Per questo si impone politiche suicide mentre altri Paesi continuano a inquinare indifferenti”. Sulle auto elettriche e le case Green, che Bruxelles ha deciso di imporci, “dovremmo distinguere la scienza dalla tecnologia, che segue altre strade dettate dal denaro. La spinta verso l’elettrico ha moltiplicato di 5 o 6 volte il valore delle aziende che hanno deciso di produrlo”.

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