“Pronto, Giorgia? Sono io, Elly”. Una telefonata che potrebbe sembrare fantascienza, considerando l’astio mostrato negli ultimi mesi dal Partito Democratico nei confronti del governo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia. E che invece sembra sia andata davvero in scena, con la segretaria dem che, dopo aver tirato un bel sospiro, avrebbe telefonato alla sua storica rivale. A riportare la notizia è stato il Foglio, che ha spiegato di aver raccolto una confidenza fatta dalla stessa Schlein in merito all’episodio. E che ha riportato anche una parte del contenuto delle famigerata telefonata. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Ho parlato con lei di temi che interessano agli italiani”: avrebbe infatti confidato la stessa Elly Schlein. L’inviato del Foglio Simone Canettieri ha infatti specificato di averla incontrata a Bruxelles, nell’ascensore che la portava al vertice del Pse al quinto piano del centro congressi Coudenberg. La leader dem gli avrebbe detto di non voler parlare del caso Giambruno, ma di altro. (Continua a leggere dopo la foto)

“Ci siamo sentite con la premier mercoledì per sbloccare la legge sulla violenza di genere che alla fine, con alcune correzioni che ho proposto, è stata approvata all’unanimità dalla Camera” ha detto Schlein. Sullo stesso tema, la segretaria del Pd avrebbe poi aggiunto: “Non è meglio parlare del fatto che siamo riusciti a far togliere il semplice ammonimento amministrativo nei reati legati alla violenza di genere e che abbiamo ottenuto anche una prima apertura sulla formazione degli operatori nelle scuole? E poi abbiamo ottenuto una misura sull’allontanamento dalle case dei soggetti pericolosi e violenti”. (Continua a leggere dopo la foto)

Con Giorgia Meloni, Schlein avrebbe parlato anche del Mes, dicendole che andrebbe ratificato “perché ne va della credibilità dell’Italia”. Canettieri, poi, ha scritto che Schlein a un certo punto avrebbe incontrato Paolo Gentiloni e che si sarebbe fermata a conversare con lui. Senza invece trovare il tempo per incrociare Enrico Letta, suo predecessore anche lui presente a Bruxelles.
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