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Effetti collaterali, finalmente il dietrofront del ministro Schillaci. La decisione a sorpresa

Pubblicato il 12/12/2022 09:43 - Aggiornato il 12/12/2022 09:58

Un tema, quello dei vaccini, che continua a tenere banco e che ha visto il governo Meloni confrontarsi più e più volte sulla strada da seguire. con il neo ministro della Salute Orazio Schillaci che ha iniziato un percorso di smarcamento dal suo predecessore Roberto Speranza, vuoi per convinzione vuoi per la consapevolezza dei disastri provocati dall’esponente di Articolo Uno. Tra i punti più caldi per il nuovo esecutivo, il confronto con l’Europa sul tema degli acquisti dei farmaci: “È indispensabile che la Commissione europea in sede di rinegoziazione riveda la clausola dei contratti di acquisto dei vaccini anti-Covid, che pone a carico degli Stati membri il risarcimento e/o l’indennizzo dovuto per i danni cagionati dai vaccini” ha spiegato Schillaci all’Ansa, parlando così apertamente degli effetti collaterali provocati dai farmaci anti-Covid. Un problema che, in epoca Draghi, veniva invece costantemente negato. (Continua a leggere dopo la foto)

Secondo Schillaci vanno riviste anche “le spese legali sostenute dalle case farmaceutiche produttrici nei singoli procedimenti, non essendo ragionevole che esse gravino sugli Stati membri, specialmente dopo l’autorizzazione all’immissione in commercio ordinaria dei singoli vaccini, come anche rilevato dalla Corte dei Conti europea”. (Continua a leggere dopo la foto)

Il ministro della Salute ha anche chiesto di considerare il ritorno ad acquisti nazionali: “Il contesto attuale del Covid-19 rende legittimo anche un progressivo ritorno a processi di acquisto dei vaccini “ordinari, anche su base nazionale, anziché un metodo centralizzato a livello Ue come nella fase acuta”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Resta delicata la questione del possibile ritorno alle procedure di acquisto o gestite direttamente dai singoli Stati anziché in base alla negoziazione centralizzata effettuata dalla Commissione europea” ha concluso il ministro.

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