Leggere sui giornali le trascrizioni dei cosiddetti pizzini di quelle bestie di Provenzano e Messina Denaro, al netto delle sgrammaticature, era quasi un esercizio da libro Cuore in confronto al “foglietto di istruzioni” che è stato ritrovato addosso a un terrorista di Hamas colpito dai militari israeliani, lo scorso 7 ottobre, il sabato dell’orrore nei kibbutz e nelle città più prossime alla Striscia di Gaza, in cui è stato ucciso di fatto chiunque si trovasse a tiro senza distinzione alcuna. “Sappi che questo tuo nemico è una malattia che non ha cura, tranne che la decapitazione e l’estrazione di cuore e fegato!” L’ordine è esplicito e perentorio: “Uccidere gli ebrei”. La notizia del pizzino ritrovato, che sarebbe stato consegnato all’anonimo combattente dai suoi superiori poco prima dell’inizio del raid, è stata annunciata dal portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), il generale Daniel Hagari, in un’intervista alla emittente statunitense Cbs. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Know that this enemy of yours is a disease that has no cure, other than beheading and extracting the hearts and livers!"
— Israel Defense Forces (@IDF) October 25, 2023
This note was found on a Hamas terrorist from the October 7 massacre. It was handed to him by Hamas commanders in Gaza as encouragement to behead their… pic.twitter.com/B2Kx2znuGj
Le macabre istruzioni
I terroristi delle brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas, stando al contenuto del messaggio, sarebbero stati incoraggiati a decapitare le teste e rimuovere i cuori e i fegati delle loro vittime. “Tagliare teste, rimuovere cuori e fegati, smembrare i corpi, massacrare spietatamente”, è scritto a mano, in arabo. Le indagini forensi sui corpi delle vittime e le riprese video effettuate dai terroristi, purtroppo, certificano che le “istruzioni” sono state eseguite pedissequamente. Il miliziano di Hamas è caduto durante il massacro di almeno 1.400 persone del 7 ottobre. Il bigliettino sottolineava “l’importanza religiosa” di uccidere ebrei. E poi: “Devi affilare le lame delle tue spade ed essere puro nelle tue intenzioni davanti ad Allah“, riporta la richiamata nota che termina con un’esortazione chiara: “Attaccali”. (Continua a leggere dopo la foto)
L’audio dell’orrore
È stato inoltre diffuso, ancora dall’esercito israeliano, l’audio di una conversazione tra un miliziano di Hamas e la famiglia, con l’uomo che telefona a casa dopo aver ucciso dieci civili nell’attacco del 7 ottobre e, mentre parla con il padre, si vanta degli omicidi compiuti nell’area di Mefalsim. Dall’altra parte, l’entusiasmo dei familiari del terrorista, che, come scrive l’Adnkronos, stava usando lo smartphone sottratto ad una vittima per raccontare le sue gesta. (Continua a leggere dopo il file AUDIO)
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“Look how many I killed with my own hands! Your son killed Jews!”
— Israel Defense Forces (@IDF) October 24, 2023
Listen to a phone call of a Hamas terrorist calling home, bragging about how many people he massacred.
The whole world needs to hear this. pic.twitter.com/Xv0ykyxvrF
“Uccidete i problematici”
Altri documenti, rinvenuti nelle tasche dei terroristi uccisi, elencano tutta una serie di direttive su come prendere prigionieri e come trattare gli ostaggi. In particolare, si concentra sulle strategie di rapimento e le tattiche intimidatorie: “Uccidete i problematici o chi pone una minaccia” e l’invito è a usarli come “carne da cannone, assicurandovi che siano chiaramente visibili”. Sono soltanto alcune delle direttive elencate.
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