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“Penso siano collegati”. L’allarme dell’autore Maurizio De Giovanni vittima di infarto: “Fate attenzione”

Pubblicato il 21/10/2022 09:43

Lo scrittore Maurizio De Giovanni, tra gli autori più venduti in Italia e con diverse e fortunatissime serie televisive tratte proprio dai suoi racconti, ha passato un bruttissimo periodo in seguito a un infarto che ha rischiato di ucciderlo. Lo scrittore ha raccontato la sua esperienza davanti agli specialisti medici, a partire dall’infettivologo Massimo Galli. Ha parlato del Covid e dell’infarto che lui ritiene collegato al post virus. Infezione da Covid con sintomi e poi, successivamente, un infarto. Secondo il paziente che ha vissuto sulla propria pelle questo brutto binomio, sono collegati. “Sono qui sulla base di un processo indiziario, non merito giudizi della corte”, narra nel convegno a Napoli sul “Long covid” della Farmaceutici Damor, dove rappresenta un caso, molto famoso, di possibili complicazioni successive alla malattia da virus. (Continua a leggere dopo la foto)

“Ho avuto il covid – spiega De Giovanni, ripreso da Il Messaggero nel suo lungo e intenso intervento – a luglio con i sintomi, poi è arrivato l’infarto e sono stato curato al Cardarelli in terapia intensiva con grande competenza e immediatezza. Oggi so e sento il dovere di portare il messaggio a tutti che serve una prevenzione da attuare dopo la malattia, è necessaria. Saremmo pazzi tutti a dire che non cambia niente dopo il Covid, questa malattia è un evento importantissimo che non deve portare paura o limitazioni della vita ma a una nuova consapevolezza, altrimenti è la cosa peggiore che ci possa succedere. Comportarsi pensando che dopo non accada mai niente è folle”. (Continua a leggere dopo la foto)

De Giovanni dopo essersi curato è tornato a scrivere e a diffondere il messaggio dell’attenzione: “Non si tratta di vivere – spiega – con il pessimismo o la disperazione piatta ma con un’attenzione estrema nell’innalzamento delle soglie di attenzione e prevenzione. Se avessi avuto idea che il Covid poteva portare a conseguenze cardiache avrei sicuramente fatto visite e farmaci che alzassero un muro. Invece io sono stato male entrambe le volte e sento una correlazione degli eventi: ho avuto il Covid sintomatico e poi questo evento cardiaco che non avevo mai avuto. Posso immaginare davvero che ci sia una correlazione”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Sui mesi del dopo Covid dobbiamo ancora accertare molte cose, partendo dal fatto che nel post Covid ci sono conseguenze cardiache e ricordando che 23 milioni di italiani hanno avuto la malattia”, dice al convegno l’infettivologo Massimo Galli. Secondo uno studio britannico, nei 5 mesi dopo aver avuto il Covid ha subito complicazioni cardiache il 4,8% dei reduci dalla malattia. Un tema su cui lavora Massimo Volpe, presidente della Società italiana per la prevenzione cardiovascolare (Siprec) e direttore della Cardiologia della Sapienza di Roma. Sui mass media nazionali, però, nessuno mette l’accento sugli studi legati alla correlazione tra vaccino e miocardini, tra vaccino e infarti, tra vaccino e arresto cardiaco. Anche quei dati saranno interessanti da studiare.

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