Nel ballo delle incertezze aperto dallo strappo di Matteo Renzi, che ha ritirato le ministre di Italia Viva dalla formazione giallorossa, a farla da padrone in queste ore è la frenesia. Quella di trovare un accordo che ricomponga sul nascere la frattura, evitando pericolosi salti al buio. Con il premier che, però, non si fida delle rassicurazioni del Rottamatore e continua la caccia a dei “responsabili” dalle spalle larghe, sulle quali poter appoggiare le sorti dell’esecutivo. Ne servirebbero parecchi, in realtà, per evitare che numeri ballerini possano rendere l’operazione insostenibile agli occhi di Sergio Mattarella. Ma chi sono, di preciso, questi uomini di cui l’Avvocato del Popolo continua la ricerca?
Chiariamolo subito: al voto non si andrà. Il sistema di potere non vuole correre rischi, visto che le urne non potrebbero che partorire soprese sgradite all’attuale maggioranza. E in fondo tutta la tensione di questi giorni non è altro che il frutto degli isterismi tra Renzi e Conte, entrambi fedelissimi dell’Europa e impegnati oggi in una gara a chi gonfia più il petto agli occhi di Bruxelles. Una lotta tra egocentrismi in cui non è ancora chiaro chi sarà a prevalere. Tra le carte a sorpresa che il premier potrebbe giocare per sconfiggere il rivale, il ricorso a esponenti del Gruppo Misto pronti a dare supporto a un nuovo governo che nascerebbe, così, senza Italia Viva, nel tentativo di rottamare il rottamatore. I possibili nomi sono però pochi.
A vestire i panni dei “responsabili” potrebbero essere alcuni ex Cinque Stelle che hanno lasciato il Movimento perché in constrasto con le scelte dei vertici. Dino Giarrusso, Paola Nugnes, Gregorio De Falco. Con quest’ultimo che ha smentito di essere stato contattato da Clemente Mastella, l’uomo che già si è proclamato “responsabile” da solo e ora si prodiga nel tentativo di trovare uomini affidabili al servizio di Conte. Giorgio Mulè, capo dei dipartimenti di Forza Italia, ha parlato ha tracciato l’identikit delle figure da cercare: persone “politicamente disperate”, senza più un partito alle spalle, che in caso di fine della legislatura rischierebbero seriamente di sparire dalla scena.
Le indiscrezioni di queste ore parlano anche della possibilità che a offrire supporto a un ipotetico Conte-ter siano i tre senatori dell’Udc Paola Binetti, Antonio Saccone e Antonio De Poli. L’ostacolo più grosso da superare sarà però il presidente della Repubblica Mattarella, che difficilmente darà il via libera all’operazione se a sostenerla saranno pochi parlamentari. La caccia ai responsabili, quindi, continua più serrata che mai.
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