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Crucioli vota contro il Mes: “È tutto ciò contro cui il M5S si è sempre battuto”

Pubblicato il 10/12/2020 13:00 - Aggiornato il 10/12/2020 13:05

“Il meccanismo europeo di stabilità è la parte peggiore dell’Unione europea e rappresenta tutto ciò contro cui il M5S si batte”. Noi de Ilparagone diremmo ‘si batteva’. Inizia così il discorso di dissenso all’approvazione della riforma del Mes tenuto dal senatore Mattia Crucioli. 

Mattia Crucioli è uno dei pochissimi, appartenenti al Movimento 5 Stelle, che ha deciso di dire ‘no’ all’approvazione e di andare quindi contro quello che UNA VOLTA poteva definirsi Movimento. Crucioli procede riferendosi al Mes: “Esso incarna il primato della finanza sull’uomo. Ed è lo strumento per garantire che i crediti vengano ripagati anche a costo del sacrificio di interi popoli. È il randello contro gli Stati che restano indietro. Lo strumento per sottrarre loro sovranità a danno dei più deboli. È il regno dei verbali segreti e dell’immunità da qualsiasi giurisdizione”.

“Avremmo dunque dovuto dare mandato al Presidente del consiglio per chiederne una profonda riforma o per ingabbiare tale mostro all’interno di altri strumenti che ne mitigassero la nocività. Questa era la famosa logica di pacchetto. Invece, stiamo mandando presidente a rinnovare l’adesione dell’Italia a questo trattato, autorizzandolo anzi ad approvare alcune riforme peggiorative… Il patto di stabilità che chiediamo di rivedere è il presupposto stesso dell’esistenza trattato MES che con il voto di oggi si vuole confermare e peggiorare. Non vi rendete conto, inoltre, che chiedere la modifica radicale del Mes nello stesso documento con cui ribadiamo l’adesione risulta paradossale?”

Infine conclude dicendo: “Io temo che oggi il parlamento stia armando inconsapevolmente la mano che domani potrebbe colpirci. La vostra visione delle magnifiche sorti progressive dell’UE è frutto di un errore prospettico. Io credo che l’urgenza di ribadire e rafforzare il MES non sia affatto un passaggio di un più ampio progetto di solidarietà europea, bensì la volontà di ribadire che la stagione degli aiuti per la pandemia è temporanea e che è legata esclusivamente alla necessità che il nostro naufragio non trascini con sé l’Unione europea. Il bazooka della Bce non sparerà ancora a lungo, passata l’emergenza sanitaria ci verrà chiesto il conto e il MES è lo strumento. Oggi tutti noi ci esponiamo al giudizio della storia, resti agli atti che ho lottato lealmente con tutte le mie forze e fino all’ultimo contro questa risoluzione”.