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“Troppo impegnato fuori dall’ospedale”, guai per il virologo che accusa: “Ecco perché mi vogliono intimidire”

Pubblicato il 28/06/2022 10:54

Guai per il virologo Andrea Crisanti. L’azienda ospedaliera di Padova per cui lavora gli ha detto No. Il caso è già nazionale e ha scosso la comunità scientifica. Il direttore della clinica universitaria di Microbiologia dell’ospedale di Padova lo scorso 13 gennaio è diventato direttore del consiglio di amministrazione di una start-up di ricerca sulla prevenzione del contagio da Covid presso l’Imperial college di Londra, l’università in cui il virologo insegnava prima di tornare in Italia, a Padova appunto. Spiega Il Messaggero: “Il 21 febbraio seguente il professore è rimasto membro ‘semplice’ del Cda e quando ha chiesto l’autorizzazione al Bo e alla direzione della clinica ospedaliera per poter ricoprire il ruolo, l’autorizzazione gli è stata negata per ‘ragioni di incompatibilità'”. E qui c’è il nodo cruciale della questione. (Continua a leggere dopo la foto)

Secondo Crisanti, però, si tratta “dell’ultimo episodio di una politica di intimidazione nei miei riguardi. Basti ricordare l’esposto per diffamazione presentato contro di me dal direttore generale dell’Azienda Zero, Roberto Toniolo. È un ruolo senza compenso – sottolinea ancora il professore -, l’università ha già dato parere positivo. Ora verrà istituita una commissione che valuterà il da farsi”. Il direttore della clinica padovana Giuseppe Dal Ben replica: “L’ospedale ha l’obbligo di esprimere un parere sulla compatibilità di incarichi esterni con l’attività assistenziale di medici e professionisti impegnati nella cura del cittadino”. (Continua a leggere dopo la foto)

Continua Del Ben: “Le strutture amministrative dell’Azienda valutano ogni mese numerose di queste richieste. Secondo la gentile richiesta pervenuta, il professor Crisanti ha chiesto di poter affiancare ai compiti assistenziali un’ulteriore attività esterna, in Inghilterra, presso una società in cui risulta essere già stato nominato nel board di amministrazione. Attività che si andrebbe a sommare ad altri ulteriori impegni extra ospedalieri, per i quali era in passato stato dato parere positivo”. (Continua a leggere dopo la foto)

Tradotto: il virologo avrebbe troppi incarichi che rischiano di distrarlo dall’impegno clinico e dal suo lavoro principale. “Non si può non sottolineare come sia davvero importante che la figura del direttore di Unità Operativa Complessa della Microbiologia possa assicurare l’obbligatoria presenza sul luogo di lavoro per garantire il regolare assolvimento dell’attività dell’Unità Operativa. Nel caso di specie il parere negativo depositato in commissione, ampiamente motivato, è stato supportato da un’analisi attenta delle presenze e dell’orario garantito dal professor Crisanti per assolvere ai delicati compiti sanitari e di coordinamento amministrativo e gestionale”.

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