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“Così Big Pharma ha danneggiato la salute dei cittadini”. Lo scienziato svela la verità sulla pandemia

Pubblicato il 03/01/2023 13:06

L’industria farmaceutica è pericolosa per la salute, e la gestione della pandemia ne è stata l’ulteriore prova. Questa la conclusione alla quale è arrivato lo scienziato francese Fabien Deruelle, autore di una ricerca recentemente pubblicata sulla National Library of Medicine e che potete consultare integralmente qui. Lo studio ha evidenziato come il periodo del Covid-19 abbia rafforzato il controllo sulla scienza da parte dell’industria farmaceutica, fenomeno che secondo l’autore si sarebbe già manifestato in passato e che avrebbe come obiettivo, oltre al guadagno economico, il controllo globale del business della salute pubblica, per raggiungere il quale è però necessario privare governi e cittadini della libertà di scelta. Per giungere a queste conclusioni, sono state esaminate le tecniche di manipolazione adottate dalle aziende dall’inizio della pandemia, quando il mondo si è trovato di fronte a un periocolo imprevisto. (Continua a leggere dopo la foto)

Secondo l’autore, l’elenco delle tecniche di manipolazioni di massa utilizzate dalle aziende farmaceutiche comprenderebbe studi clinici falsificati e dati inaccessibili, studi falsi o in conflitto di interessi, occultamento degli effetti collaterali a breve termine dei vaccini e totale mancanza di conoscenza degli effetti a lungo termine della vaccinazione COVID-19 e della composizione dei farmaci. (Continua a leggere dopo la foto)

E ancora: metodi di test inadeguati, la denigrazione di rinomati scienziati soltanto perché osavano esprimere la loro opinione, il divieto assoluto di prendere in considerazione terapie alternative al vaccino, pressioni sui governi affinché venissero imposte alla popolazione misure restrittive. Fenomeni dei quali sarebbero stati complici i politici dei singoli Paesi, che hanno contribuito alla difesa di una sola parte dell’informazione scientifica, quella più vicina a Big Pharma. (Continua a leggere dopo la foto)

La conseguenza, secondo lo studio, è stata “l’adozione di misure sociali per la presunta protezione del pubblico, ma che sono diventate gravi minacce per la salute e le libertà della popolazione”. Da qui la considerazione finale dell’autore su quanto l’industria farmaceutica abbia finito per danneggiare, in realtà, la salute dei cittadini durante la pandemia.

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