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Conte apre di nuovo al Mes, applaudito dal popolo del Pd

Pubblicato il 09/09/2020 11:23

Perfettamente a suo agio di fronte al popolo del Partito Democratico, che lo ha accolto alla Festa dell’Unità di Modena spellandosi le mani per gli applausi, il premier Giuseppe Conte ha prontamente ricambiato il favore tornando ancora una volta ad aprire le porte al Mes. Certi amori, d’altronde, fanno giri alle volte lunghissimi per poi tornare. E così l’Avvocato del Popolo ancora una volta si è mostrato bendisposto, non escludendo la possibilità di aderire al Meccanismo di Stabilità Europeo per avere un po’ di preziosa liquidità tra le mani in tempi brevi. Non quelli del Recovery Fund, per interderci. E pazienza se c’è ancora chi, anche all’interno del Movimento Cinque Stelle, storce il naso e mette in guardia dalle trappole di Bruxelles.

Conte apre di nuovo al Mes, applaudito dal popolo del Pd

Ospite dell’evento modenese, Conte ha prima saggiamente messo le mani avanti, chiarendo che un’eventuale (probabilissima) batosta alle prossime Regionali non metterà in discussione la sopravvivenza del suo governo. Poi ha duettato con Zingaretti & co., ai quali ha dato rassicurazione importanti sul fronte Mes: “Sono molto laico e non sono a favore o contro a prescindere. Elaboreremo i progetti che servono alla sanità, poi come fa un buon padre di famiglia valuteremo i flussi di cassa e decideremo. Io e Gualtieri, in questo momento, non ci sentiamo di dire sì o no”.

Conte apre di nuovo al Mes, applaudito dal popolo del Pd

Conte ha poi precisato, onde evitare guai, che “se sarà sì andremo in Parlamento dove proporrò una soluzione, esaminando in modo trasparente i regolamenti del Fondo”. Mostrando così un orientamento ben diverso da quello ribadito, invece, nelle stesse ore da Luigi Di Maio, ospite delle telecamere di DiMartedì su La7. “Sul Mes nessun ripensamento”. Ma allora, la verità dov’è? Di sicuro più vicina al premier che al ministro degli Esteri, come ben chiaro anche alla folla festante della Festa dell’Unità. Al quale l’Avvocato del Popolo ha parlato di intesa “non dico organica, ma duratura” tra le due principali forze di governo. Difendendo poi anche Nicola Zingaretti.

Conte apre di nuovo al Mes, applaudito dal popolo del Pd

Per Conte Zingaretti “è schietto e leale, mai uno screzio”. E poi gli attacchi alle opposizioni e il “no” categorico all’ipotesi di un rimpasto, “termine vecchiotto e logoro”. Il premier, insomma, continua a fare i salti mortali pur di blindare il suo governo. Incaricandosi di un difficile ruolo di mediazione tra dem e grillini, con questi ultimi per la verità ormai sempre più subalterni rispetto all’alleato. A proposito: siamo proprio sicuri che alla fine anche il Movimento non farà qualche passo indietro sul fronte Mes? Il dubbio, a questo punto, è legittimo.

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