Quando la Consulta italiana si è trovata a doversi esprimere sulla legittimità dell’obbligo vaccinale, si è davvero limitata a verificare se la norma fosse in linea con la nostra Costituzione? O piuttosto è intervenuta valutando nel merito, come fosse un legislatore? Una domanda sollevata da Maddalena Loy attraverso le pagine della Verità e che scaturisce dalla relazione annuale della stessa Consulta, presentata dalla presidente Silvana Sciarra, che si è trovata a dover rispondere a un quesito apparentemente semplice: “Secondo la Costituzione, quando la corte è chiamata a verificare la legittimità costituzionale di una norma deve valutare che la norma rispetti la Costituzione o che rispetti la scienza? Domanda ovviamente collegata alla pronuncia arrivata sull’obbligo vaccinale. E dalla risposta, però, sorprendente. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> Bye bye Fazio: “Ecco chi arriva al suo posto”. Terremoto in Rai: clamorosi addii e grandi ritorni
Scrive La Verità: “In prima battuta la presidente Sciarra ha risposto correttamente che la Corte costituzionale guarda alla Costituzione e ai diritti garantiti. Parlando delle sentenze sugli obblighi vaccinale, ha poi però precisato che, nel corso della vicenda pandemica, è stato il legislatore (quindi il governo) studiando i dati scientifici a operare un bilanciamento dei diritti”. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “La verità su Moro è questa, e la Rai non la trasmette”. L’incredibile rivelazione: cosa accadde davvero
Un concetto ribadito anche successivamente: “La Corte ha ritenuto che quel bilanciamento, fatto dal legislatore sulla scorta dei dati scientifici, non fosse irragionevole“. Eppure, in teoria, la corte avrebbe soltanto dovuto valutare se le decisioni del governo Draghi, che aveva privato migliaia di italiani del diritto al lavoro in quanto non vaccinati, fossero o meno conformi alla Costituzione. Sciarra ha invece sottolineato come la Consulta ha “tutelato il diritto alla salute e il principio di solidarietà”. (Continua a leggere dopo la foto)
La Verità ha concluso sottolineando come non è scritto da nessuna parte nella nostra Costituzione che la Corte debba verificare che l’operato del governo sia conforme alle indicazioni della scienza. Inoltre, “il richiamo alla ragionevolezza delle scelte politiche del legislatore sembra certificare il superamento dei limiti posti all’operato della Corte”. A questi temi, però, una grossa parte della stampa italiana non sembra interessata, quasi non fossero rilevanti.
Ti potrebbe interessare anche: Commissione Covid, arriva il primo ok. Ecco come sarà davvero e cosa (non) farà