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“E non finisce qui”. Il “regalo” della Lagarde agli italiani. Conseguenze choc per famiglie e imprese

Pubblicato il 16/06/2023 10:18 - Aggiornato il 23/06/2023 11:52
conseguenze rialzo tassi Bce

“Abbiamo finito? No. Abbiamo ancora del terreno da percorrere? Sì”. Così la presidente della Bce Christine Lagarde ha annunciato il nuovo, folle rialzo dei tassi in Europa, lasciando intendere che non è ancora finita e che nei prossimi mesi aumenteranno ancora. La traduzione pratica di questa cosa è un’ulteriore impennata del costo della vita per i cittadini, già abbastanza stremati da quanto patito in questi ultimi 3 anni, prima con la disastrosa gestione del Covid poi con quella della guerra. Con la nuova stretta della Banca centrale europea (+25 punti base, fino a quota 4,00% per il tasso principale e 3,50% per quello sui depositi) quali saranno le conseguenze? La prima: schizzeranno alle stelle i mutui. E così la scelta della Lagarde è l’ennesimo schiaffo europeo alle sofferenze di famiglie e imprese. (Continua a leggere dopo la foto)
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Questo è infatti l’ottavo rialzo consecutivo, in attesa di quello atteso per luglio e di uno assai probabile per settembre, a meno che la Lagarde non venga destituita per salvare gli Stati membri. “L’inflazione è in calo ma si prevede che rimarrà troppo alta per troppo tempo”, ha sottolineato la presidente della Bce in conferenza stampa. La stretta, ha detto, è stata “decisa con un consenso molto ampio” del Consiglio direttivo. Non l’unanimità, ovviamente. E ancora: “I tassi saranno mantenuti a tali livelli per tutto il tempo necessario”. Ha senso questa politica della Bce tesa a ridurre gli “zero virgola” dell’inflazione affamando famiglie e mandando a gambe all’aria le imprese? (Continua a leggere dopo la foto)
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Le conseguenze choc del rialzo dei tassi da parte della Bce

Proviamo a vedere cosa cambia per chi ha un mutuo a tasso variabile con la nuova stretta della Bce. Una simulazione di Facile.it ipotizza un rincaro della rata che, per un mutuo medio, porterebbe a un aumento complessivo di 275 euro rispetto al gennaio del 2022: il 60% in più. Le cose potrebbero andare anche peggio nei prossimi mesi, considerando che le aspettative del mercato sugli Euribor a 3 mesi fanno segnare un possibile picco a settembre del 2023. Se così fosse il tasso del mutuo medio arriverebbe quasi al 5,10%, con rate da circa 743 euro (e un aumento di 285 euro rispetto a quella iniziale).

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