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Con Draghi al Quirinale, chi sarà premier? Ecco il nome a sorpresa per Palazzo Chigi

Pubblicato il 27/05/2021 09:55

Lo hanno acclamato come salvatore della patria aprendogli le porte di Palazzo Chigi, dando così il là all’ennesimo governo totalmente asservito all’Europa, docile e obbediente. Ora, i partiti italiani si preparano a dare un’ulteriore spinta a Mario Draghi, totem per eccellenza di Bruexelles che tutti vorrebbero vedere al posto di Sergio Mattarella come prossimo Presidente della Repubblica. Se ne parla ormai da setttimane, con le quote dell’ex presidente Bce schizzate ulteriormente verso l’alto dopo l’annuncio dell’attuale Capo dello Stato: “Niente bis, finito il mandato mi riposerò”. Non resta allora che chiedersi, in questo scenario, chi potrebbe essere il nuovo premier.

Con Draghi al Quirinale, chi sarà premier? Ecco il nome a sorpresa per Palazzo Chigi

Un primo assaggio di quello che succederà con il passaggio di Mario Draghi al Quirinale lo ha dato, ai microfoni di Rai Radio 1, il giudice emerito della Corte Costituzionale Sabino Cassese: “In realtà è abbastanza semplice. Il Cdm si dimette dando una lettera al presidente della Repubblica in carica (Mattarella, non Draghi non ancora insediato ndr). Dopo essersi dimesso dovrebbe comunicare le sue dimissioni al vicepresidente del Cdm. Se questo non c’è il supplente sarebbe il ministro più anziano d’età”.

Chi sarebbe, a quel punto, il “premier supplente”? “Io immagino potrebbe essere il professor Renato Brunetta”. Ipotesi corretta, visto che la scelta ricadrebbe effettivamente sul ministro di Forza Italia, con i suoi 70 anni. Che a quel punto si troverebbe a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio “pro tempore”, prestando regolarmente giuramento. “In qualche caso i presidenti della Repubblica, per agevolare il passaggio, si dimettono per non far passare troppo tempo tra l’elezione ed il giuramento.

“Nel momento in cui il presidente della Repubblica avrà giurato – ha concluso Cassese – a quel punto, il presidente supplente presenta le sue dimissioni, per una regola di cortesia istituzionale”. Scenario ipotetico, ma neanche troppo. Perché tra i partiti della maggioranza la musica è, da diverse settimane, sempre la stessa: l’unico nome per sostituire Mattarella è quello di Mario Draghi.

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