“Stiamo parlando di 72 mesi complessivi: l’equivalente di 6 anni di chiusura spalmati su 18”. È allarme Traforo del Monte Bianco, che chiuderà per lavori – intanto – da lunedì 4 settembre fino a lunedì 18 dicembre. Uno stop di quindici settimane, ma sarà solo l’inizio di una serie di chiusure che si protrarrà per altri 18 anni. Pare, infatti, come riporta Repubblica, che ci saranno per i prossimi 18 anni chiusure autunnali programmate per completare la ristrutturazione che è ormai più che necessaria. Intanto, lo stop dei prossimi mesi consentirà il rifacimento di due porzioni di volta di 300 metri ciascuna, una sul lato italiano e una su quello francese. Intanto nel Nord Italia monta la polemica, soprattutto per i danni economici che ci saranno in seguito a questi stop e per i danni anche al traffico. (Continua a leggere dopo la foto)
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“In questa fase demoliremo e ricostruiremo completamente la volta in due tratti differenti”, ha spiegato sempre a Repubblica Riccardo Rigacci, direttore gerente del gruppo Geie-Tmb, che gestisce il traforo. Attualmente le criticità principali sarebbero due: l’umidità e la presenza di amianto utilizzato sessant’anni fa per la costruzione di alcune canalette. Proprio questo, ha continuato il direttore, “impatta sulle tempistiche del cantiere e sulle misure di protezione per gli operai”. Confindustria Val d’Aosta è sul piede di guerra. Il fermo potrebbe andare a incidere negativamente sul Pil della regione, “che registrerebbe un meno 9,8%”, secondo il rapporto dell’Osservatorio territoriale delle infrastrutture. Senza contare l’impatto negativo che questo potrebbe avere sul sistema logistico e sul turismo. Ma non è tutto. (Continua a leggere dopo la foto)
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Chiusura del Traforo del Monte Bianco: ecco le alternative
Per Confindustria, infatti, c’è pure il rischio di una beffa, e cioè che entro il 2040, data ipotetica di fine lavori, l’Unione Europea possa vietare il transito dei mezzi pesanti nei trafori a canna unica. Per quanto riguarda gli automobilisti, allarmati anche loro per la chiusura del traforo del Monte Bianco, che è un collegamento chiave per quanto riguarda le Alpi, ci sono invece delle alternative. Esistono infatti degli itinerari che permettono di bypassare il traforo, in particolare il tunnel del Gran San Bernardo e quello del Frejus. Altre strade percorribili sono i passi “Col des Montets” e “Col du Petit-Saint-Bernard”, da monitorare però in quanto soggetti spesso a grosse nevicate.
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