Domani, mercoledì 27 luglio, sarà il giorno della svolta per quanto concerne le chiamate moleste dei call center sui cellulari. Sarà possibile inibire quelle telefonate di pubblicità non richieste, che spesso che vanno contro le norme sulla privacy. Per porre fine a questa tortura sarà necessario iscriversi al nuovo registro delle opposizioni, disciplinato dal Dpr (decreto del presidente della Repubblica) 26/2022 che attua la legge 5/2018, e che prende il posto di quello attuale (regolato da un decreto risalente al 2010).
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Come evitare le chiamate moleste
Il registro delle opposizioni è stato introdotto nel 2010 per i telefoni fissi, a titolo completamente gratuito, e dal 13 aprile scorso è stato ampliato anche ai numeri di cellulare. La novità sulle chiamate moleste sul cellulare entrerà ufficialmente in vigore a partire dal 27 luglio. Per iscriversi al registro delle opposizioni, sia con il numero fisso che con quello mobile, l’utente ha diverse modalità tra cui scegliere, tutte gratuite. La prima, nonché la più immediata ed efficace, è attraverso il sito web ufficiale: bisognerà compilare il modulo di iscrizione disponibile sul sito, dove verrà richiesto di inserire il numero di telefono da escludere dal telemarketing. In alternativa, l’utente potrà scaricare il suddetto modulo, compilarlo in ogni sua parte ed inviarlo via mail all’indirizzo [email protected]. Un altro metodo è quello di telefonare al numero verde 800.265.265 direttamente dal numero di cellulare su cui si intende porre fine alle chiamate di operatori pubblicitari. Ricorda, è importante chiamare dal numero che si intende escludere.
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Cosa succede dopo l’iscrizione
Gli effetti di questa richiesta saranno visibili entro 15 giorni. termine entro il quale tutti gli operatori di telemarketing smetteranno di telefonare. Tutte le aziende del settore sono obbligate a consultare il registro delle opposizioni ed eliminare dalla lista dei propri contatti tutti quei numeri di telefono che sono iscritti. Ad ogni modo, potrà comunque capitare di ricevere ancora qualche chiamata con fini pubblicitari. Se dovesse succedere, l’utente potrà rivolgersi al Garante per la protezione dei dati personali o all’Autorità giudiziaria.
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