Una scena assurda quella a cui alcuni cittadini hanno assistito durante un comizio per le comunali a Mira, in Veneto. Il ministro Brunetta parla ad una piccola folla (quattro gatti in realtà) dall’alto del suo piccolo pulpito. Ad un certo punto, però, la situazione prende una piega inaspettata. Tra i pochi spettatori, infatti, ci sono dei cittadini che vorrebbero uno scambio di opinioni con il ministro della Pubblica Amministrazione. Ma Renatino, stizzito, gli risponde in malo modo, negandogli addirittura la possibilità di parlare al microfono.
(Continua a leggere dopo la foto)
“Che ca**o parli?”
«Ah sei dipendente? E cosa chiede il tuo datore di lavoro?», dice Brunetta. «Lo chieda a lui», risponde il lavoratore. «E perché ca**o parli allora?». Questo è stato il botta e risposta andato in scena lo scorso 10 giugno durante un comizio elettorale in vista delle elezioni comunali a Mira, in Veneto.
(Continua a leggere dopo la foto)
“Non ti lascio parlare”
Il ministro non ci sta ad essere contraddetto, così, dal palchetto allestito per l’occasione, inizia ad inveire contro il cittadino: «Perché non ti metti in proprio? Perché non ti metti in proprio? Perché non ti metti in proprio?». Così, alla richiesta dell’uomo di poter parlare per spiegare la sua scelta, Brunetta risponde: «No, non ti lascio parlare perché il microfono ce l’ho io, quindi comando io. Viva la democrazia. Continua a fare il tappezziere, dipendente».
(Continua a leggere dopo la foto)
Il Maestro di Vita Brunetta
Dopo questa scena di dubbio gusto, il Maestro di Vita Renatino si lancia addirittura in un monito, come fosse il migliore dei vescovi: «Vedete il mondo è bello anche per questo perché io, figlio di venditore ambulante, mio padre mi diceva sempre ‘mai sotto padrone’. E io questa cosa l’ho continuata nella mia vita, ho avuto solo un datore di lavoro, lo Stato».
(Continua a leggere dopo il video)
In un paese occidentale questa cosa sarebbe denunciata dai giornali progressist…ah si sono scomparsipic.twitter.com/l3G5JAOKtS
— Luca Di Bartolomei (@ldibartolomei) June 16, 2022
Twitter scatenato
Ça va sans dire, il video ha subito fatto il giro di Twitter. Il ministro, però, si è ben guardato dall’inserire il siparietto nella breve clip, girata durante lo stesso comizio, pubblicata dai suoi canali social. A voi i commenti.
Potrebbe interessarti anche: La rivolta delle mascherine. Parte da Milano e si estende in tutta Italia: “Adesso basta!”