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Cartabia, Cottarelli, Panetta: in tanti a caccia di un ministero nel nuovo governo Draghi

Pubblicato il 03/02/2021 09:53

Mario Draghi doveva essere, come invocato da più parti (anche a destra), e alla fine Mario Draghi sarà. L’annuncio del presidente Sergio Mattarella ha dato corpo alla peggiore delle paure, quella di un governo totalmente asservito all’Europa e che vedrà portato in processione un vero e proprio traditore dell’Italia, protagonista della stagione delle folli privatizzazioni e definito dall’ex presidente della Repubblica Cossiga “un vile affarista”. Con il totonomi subito scattato: chi saranno le personalità scelte per dar vita a questo esecutivo “tecnico”, del quale si dirà (mentendo) che è nato per salvare gli italiani?

Cartabia, Cottarelli, Panetta: in tanti a caccia di un ministero nel nuovo governo Draghi

Le ipotesi, in attesa dell’incontro tra Draghi e Mattarella, sono tante. Non si esclude, innanzitutto, che possano essere coinvolti gli esponenti delle principali forze politiche del Paese. Così come da tenere d’occhio sono quei nomi circolati in questi giorni concitati, durante i quali si tentava qualsiasi strada possibile pur di dar vita a un Conte ter e salvare le poltrone dei parlamentari giallorossi. Marta Cartabia, per esempio, potrebbe finire al ministero della Giustizia, con l’alternativa rappresentata da Paola Severino, già protagonista della stagione del governo Monti.

Cartabia, Cottarelli, Panetta: in tanti a caccia di un ministero nel nuovo governo Draghi

All’Economia, Draghi potrebbe proporre Fabio Panetta, membro italiano dell’esecutivo Bce, l’uomo perfetto per recitare il copione che vede l’Italia ringraziare l’Europa per averle consentito di gestire almeno le briciole denominate “Recovery Fund”, ampiamente insufficienti per far fronte alla drammatica crisi economica che ha colpito lo Stivale. L’altro nome per il Tesoro è quello di Carlo Cottarelli, al quale Mattarela aveva affidato nel 2018 il compito di formare un governo prima della nascita dell’esecutivo gialloverde.

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Roberto Speranza è tra quelli che, alla fine, potrebbe riuscire a salvare il posto. Dovesse essere accantonato anche lui, alla Salute potrebbe arrivare Ilaria Capua, virologa con una breve storia politica già alle spalle (tra le fila di Scelta Civica), mentre al momento nessuno sembra mettere in discussione Luciana Lamorgese agli Interni. Occhi puntati sul fisico Roberto Cingolani, responsabile dell’Innovazione tecnologica in Leonardo e in ottimi rapporti con Renzi. Ha fatto parte della task force di Colao che presentò il piano per la ripartenza e ora potrebbe ricevere incarichi importanti. A proposito di Colao: potrebbe toccare direttamente a lui, alla fine, riempire qualche casella di peso.

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