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“Isolata… o vaccinata”. Vergogna per la campagna pro vax rivolta ai bambini: questo è bullismo

Pubblicato il 05/08/2021 13:34

Quanto oltre bisogna spingerci prima di fermare questa follia? Ammesso che è già troppo tardi, visto quanto sta accadendo in questi giorni, è bene che gli italiani prendano coscienza. Siamo arrivati alle campagna pubblicitarie fatte dai medici stessi che incitano all’emarginazione e alla discriminazione i bambini. Questo è quanto successo a Como. Dove su un maxi cartellone si vedono un bambino e una bambina separati dal gruppo dei coetanei sotto allo slogan “Isolato… o vaccinato”. Eccolo il contenuto della campagna pro vax lanciata dall’Ordine provinciale dei medici chirurghi e odontoiatri di Como. (Continua a leggere dopo la foto)

Fortunatamente almeno in rete esistono ancora degli spazi di denuncia e di libertà dal Regime. Aspre polemiche sono infatti apparse sui social network, dove si stanno moltiplicando post e tweet che riprendono i manifesti apparsi in varie città della provincia comasca. “Dove sono quelli che si battono contro il bullismo? Qui c’è discriminazione sociale pubblica. Qualcuno intervenga” scrive qualcuno su Twitter, ripreso anche da Repubblica. (Continua a leggere dopo la foto)

Secondo altri “questa campagna non è solo vergognosa, ma ricorda in modo impressionante il 1938 e l’isolamento iniziale che fu riservato agli ebrei” e “i cartelloni pubblicitari sono da eliminare immediatamente in quanto razzisti”. Scrive Barbara Raval: “VERGOGNOSA CAMPAGNA DISCRIMINATORIA SUI BAMBINI. Preoccupante che a farla sia l’Ordine dei medici di #Como. Se fossi un genitore di quella provincia li porterei di corsa davanti ad un giudice. Chi l’ha approvata si faccia un esame di coscienza”. (Continua a leggere dopo la foto)

Non manca chi parla di “campagna atta a discriminare, promuovere odio e discriminazione sociale e che rischia di aumentare il fenomeno di bullismo nelle scuole” e di “scientismo cieco, dogmatico, squadrista e divisivo”. Sulla vicenda è intervenuto via Twitter anche il Codacons: “Noi siamo favorevoli ai vaccini, ma abbiamo idee molto nette sul modo corretto per sostenere e diffondere questa pratica. Contrastiamo qualsiasi emarginazione e contestiamo approcci minacciosi e basati sulla paura”.

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