Una commissione che non è in realtà ancora nata, quella chiamata a far luce su quanto accaduto durante la pandemia e accertare le responsabilità di chi ha preso decisioni sbagliate per il Paese. E che però fa già discutere, scatenando la rabbia di chi (soprattutto dalle parti dell’opposizione) sembra pronto a tutto pur di mettere i bastoni tra le ruote all’organismo nascente. Una lista alla quale pare volersi iscrivere anche il virologo Roberto Burioni, una delle virostar più celebri dell’epoca Covid, che attraverso Twitter ha già lanciato il proprio anatema contro la commissione prendendo spunto da un articolo di Repubblica, a sua volta molto critico. Un post, quello del virologo, che non ha mancato di suscitare polemiche. (Continua a leggere dopo la foto)
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Burioni: “Rigurgito oscurantista”
“La commissione sul Covid solleva dubbi sull’efficacia dei vaccini. Vaccini ottenuti a tempo di record, con una sicurezza senza precedenti, che hanno salvato decine di milioni di vite (dati oggettivi). Pagheremo caro questo rigurgito di oscurantismo”. Per Burioni, insomma, i farmaci anti-Covid erano efficaci e sicuri. E indagare sarebbe sbagliato, o quantomeno poco gradito. (Continua a leggere dopo la foto)
La commissione sul COVID “solleva dubbi sull’efficacia dei vaccini”. Vaccini ottenuti a tempo di record, con una sicurezza senza precedenti, che hanno salvato decine di milioni di vite (dati oggettivi).
Pagheremo caro questo rigurgito di oscurantismo. https://t.co/EmKqVTTR20— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) April 13, 2023
Non sono mancate, ovviamente, critiche feroci. Attraverso le pagine del sito di Nicola Porro, Claudio Romiti si è detto stupito del fatto che per Burioni e tanti suoi colleghi non sia neppure concepibile una discussione sul tema: “Per costoro, che hanno contribuito a farci chiudere in casa per mesi ed a subire l’aberrante ricatto vaccinale attraverso l’abominio del Green pass, il dogma sanitario che ci è stato imposto a colpi di Dpcm non si discute. Soprattutto per l’uomo dei vaccini per antonomasia, non si deve assolutamente discutere l’efficacia di un’insensata vaccinazione di massa che ci è costata un occhio della testa e che ha coinvolto una enorme massa di persone in buona salute”. (Continua a leggere dopo la foto)
Per Burioni, insomma, cercare di capire la verità significa macchiarsi di “oscurantismo”. Un passaggio criticato su Twitter anche da molti utenti: “E meno male che dovrebbe essere lui, uno scienziato, a voler indagare a fondo la verità”. E ancora: “Lui lo chiama rigurgito oscurantista, io lo chiamo giustizia. Soprattutto per chi soffre ancora degli effetti avversi del vaccino”.
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