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“Chiedo scusa ai sorci”, il delirio social di Burioni. Il POST della vergogna

Pubblicato il 13/03/2023 21:54 - Aggiornato il 17/05/2023 12:01

Acquisita una certa notorietà in epoca Covid con le sue ospitate televisive e le sue intemerate spesso scomposte e offensive, Roberto Burioni non ci sta a tornare nell’anonimato che gli compete e sui social riversa tutta l’arroganza e l’antipatia che in molti suscita. I fatti: il 9 marzo sulle bacheche di mezza Italia era comparsa la dichiarazione dello stesso Burioni, solito pontificare a mezzo Twitter e Facebook, che pareva una goffa marcia indietro circa la campagna vaccinale che lui e le altre virostar hanno promosso per anni: scriveva, Burioni, che “Qualunque affermazione scientifica sui dati disponibili” e che, dunque, se i dati sono “incompleti o falsi” la colpa non è di chi li riporta. Ora, posto che il metodo scientifico imporrebbe a un medico di esprimersi in assoluta certezza e non per sentito dire, l’utente Twitter googlygogol ha preteso le legittime scuse di Burioni per aver dato del “sorcio” a chi non la pensava come lui, ovvero i famigerati No Vax che dovevano essere “chiusi in casa come sorci”. Era il 2021, ancora su Twitter, e si sollevò un polverone dal quale il nostro è uscito indenne. Ma Burioni è come Fonzie, proprio non riesce a chiedere scusa, anzi rilancia: “Chiedo scusa ai sorci per averli paragonati a chi ha rifiutato un vaccino sicuro che poteva salvargli la vita”. Così ha replicato al cinguettio dell’utente. Di Burioni ci siamo occupati in passato, allorché – mentre era ospite fisso della trasmissione di Fabio Fazio per deridere, insultare, offendere e terrorizzare – Gianluigi Paragone ha tentato di approfondire il corrispettivo economico di queste partecipazioni. All’epoca senatore di ItalExit, nonché membro della Commissione di Vigilanza sulla Rai e dunque titolato a intervenire, Paragone si chiedeva quanto guadagnasse per andare in tv e chi lo pagasse. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Non è mai stato isolato davvero”. Il medico lancia l’inquietante ipotesi: “Vaccini prima che nascesse”

Occorre citare letteralmente e per esteso la bizzarra risposta comunicata allora da viale Mazzini: “Per quel che riguarda i compensi la prestazione professionale non è a carico di Rai, è comunque stata retribuita secondo gli standard previsti dal mercato per figure della competenza del professor Burioni”. Dunque, chi lo pagasse non è mai stato possibile saperlo e la (non) risposta della Rai lascia aperti interrogativi inquietanti su possibili conflitti di interessi, se non altro perché risulta anche co-titolare di brevetti relativi a tecnologie mediche, anche su lui ha sempre smentito, affermando siano applicabili a malattie non prevenibili tramite vaccino. Sugli altri passaggi della risposta data dalla Rai (azienda pubblica che si regge sul canone e che dovrebbe essere più trasparente, per rispetto ai cittadini stessi) ci esprimiamo brevemente. Ad esempio si parlava di “autorevole punto di vista”, pure se Burioni ha detto tutto e il contrario di tutto in questi tre anni. (Continua a leggere dopo la foto)

burioni offende no vax sorci

Sorvoliamo, poi, sul fatto che egli fosse un “eminente” specialista, secondo la Rai: è cosa nota che Burioni sia stato bocciato ai concorsi per la cattedra universitaria a Camerino e Catanzaro, mentre a Perugia si è proprio ritirato prima dell’esame. Appena due giorni fa Il Giornale d’Italia ha approfondito le consulenze d’oro di Burioni.

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