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Sapete quanto prende Burioni per andare da Fazio? La risposta (assurda) che ci ha dato la Rai

Pubblicato il 16/07/2021 13:42 - Aggiornato il 17/05/2023 12:00

Sapete quanto prende di cachet il “noto” virologo Burioni per i suoi interventi al programma televisivo condotto da Fabio Fazio e trasmesso sulla Rai? Questo il quesito che si è posto e ha posto alla Rai, il senatore di Italexit Gianluigi Paragone, domanda più che legittima non solo in qualità di cittadino e senatore, ma anche anche in qualità di membro della Commissione di Vigilanza sulla Rai.

È diventato un appuntamento fisso, quello del professor Burioni alla Rai. Sono ben note “le prediche della domenica” a cui certamente si sono dovuti abituare i telespettatori italiani. “Per quanto riguarda il professor Burioni occorre sottolineare che il soggetto in questione non solo è riconosciuto come un eminente esponente della virologia internazionale”, scrivono quelli della Rai. Ma su quali pubblicazioni o criteri si può considerare un esperto in materia come tale?

“Noi siamo andati a vedere il cosiddetto ranking degli esperti, studiosi internazionali, esponenti della virologia, ma lui non ci risulta essere tra i primi”. Il senatore fa notare che utilizzando il termine “eminenti”, è lecito aspettarsi una posizione di alto rilievo, ma dalle ricerche non sembrerebbe affatto così.

“In tale contesto la sua presenza fissa al programma ha dato continuità ai suoi interventi permettendo di seguire e specificare specifici punti di vista”, continua a spiegare la Rai. Ma quali punti di vista? Durante il corso di questa pandemia, il professor Burioni è riuscito “a dire tutto e il contrario di tutto”. Fin dal suo principio, infatti, il professore ha ricevuto una visibilità tale per cui, sotto i riflettori, tutti hanno potuto constatare la qualità dei suoi arzigogolati e disarmonici volteggi intorno alle tematiche calde.

Alla fine la Rai dopo averci girato un po’ attorno, ha dato la sua risposta. Si può considerare degna di trasparenza considerando che stiamo interloquendo con la televisione pubblica? Non affatto. Ma giudicate voi: “Per quel che riguarda i compensi -prosegue la Rai- la prestazione professionale non è a carico di Rai, è comunque stata retribuita secondo gli standard previsti dal mercato per figure della competenza del professor Burioni”. Quindi alla fine “non lo han detto. Non vogliono dircelo. Ma c’è un mistero in più: “Se non è la Rai a pagare, chi paga Burioni?”.

Questa è la trasparenza della Rai! Noi che paghiamo il canone e che speriamo che la Rai sia televisione pubblica potremo continuare a sperare: “Non è dato sapere” (nemmeno alla Commissione di Vigilanza sulla Rai).