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Bolzano, scoppia il caso dei medici obbligati al vaccino da una legge “col trucco”

Pubblicato il 02/07/2021 15:06 - Aggiornato il 04/07/2021 19:22

Dopo mesi e mesi durante i quali hanno cercato in ogni modo di convicerci che i vaccini fossero sicuri ed efficaci, e che avremmo dovuto correre a farceli somministrare per poterci lasciare alle spalle l’incubo Covid, il castello costruito dalle multinazionali di Big Pharma e dai governi inizia pericolosamente a tremare. La diffusione della variante Delta mette in dubbio l’efficacia dei farmaci. E intanto, la gestione del piano per la loro inoculazione scricchiola.

Bolzano, scoppia il caso dei medici obbligati al vaccino da una legge "col trucco"

Tanti, tra medici e infermieri, continuano a non voler accettare l’imposizione di un governo che li vuole vaccinati a tutti i costi. A Bolzano, proprio per questo, ecco andare in scena il primo scontro. Come raccontato da Radio Radio, un’infermiera aveva ricevuto “la convocazione presso l’hub vaccinale per essere sottoposta al vaccino Pfizer. La comunicazione conteneva il riferimento erroneo al fatto che il vaccino sia anti Sars CoV2. Raggiunto l’hub vaccinale, l’infermiera decideva di contattare il suo legale, l’avvocato Renate Holzeisen, la quale contestava dinanzi ai medici e al responsabile del centro vaccinale la circostanza che il vaccino Comirnaty non prevenga l’infezione, ma nel migliore dei casi solo la malattia, come abbiamo visto indicato anche nella nota informativa che viene fornita ai vaccinandi”.

A seguire una discussione tra l’avvocato e i medici, messa a verbale dai carabinieri del comando di Bolzano: “L’avvocato chiedeva al medico una dichiarazione scritta che il vaccino prevenga l’infezione. Il medico si rifiutava di rilasciarla. I carabinieri verbalizzavano tutto e anche che il medico non era in grado di rispondere alle questioni sollevate dall’avvocato. Secondo quest’ultima, i medici competenti dovrebbero sollevare la questione all’azienda sanitaria, perché, con queste premesse, il loro comportamento rischia di configurare il reato di falso ideologico”.

Alla base di tutto, c’è l’operato di un governo che in fretta e furia ha messo nero su bianco un Decreto, quello sui vaccini, che rischia di trasformarsi in un boomerang nei prossimi mesi: “Il decreto legge 44 all’articolo 4 prevede l’obbligo a sottoporsi a vaccinazione gratuita per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2. Questo perché prevedere un obbligo a sottoporsi a vaccinazione per prevenire la malattia Covid-19 sarebbe illegale! Nessuno può essere obbligato a prendere un farmaco per evitare una malattia”.

E così, pur di obbligare gli italiani alla somministrazione, si è arrivati a creare un vero e proprio inghippo: i vaccini non prevengono l’infezione, nel migliore dei casi solo la malattia. Quella imposta dalla legge è quindi, a tutti gli effetti, una vera e propria vaccinazione coatta. Considerando che medici e infermieri nel frattempo stanno ricevendo lettere di sospensione dal servizio in caso di rifiuto alla somministrazione, ecco che nel giro di poche settimane il governo potrebbe vedersi esplodere tra le mani una bomba.

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