x

x

Vai al contenuto

La Russia ha già vinto: il giornale inglese mette a confronto i prezzi europei con quelli russi, la tabella choc

Pubblicato il 05/09/2022 11:20 - Aggiornato il 05/09/2022 11:34

Oltre un italiano su due si è trovato costretto a tagliare la spesa nel proprio carrello a causa dell’aumento record dei prezzi al consumo e dei rincari energetici legati al conflitto in corso in Ucraina. A certificarlo è un’indagine Coldiretti, secondo la quale addirittura il 51% degli abitanti dello Stivale si è trovato costretto a fare delle rinunce, mentre soltanto il 31% degli intervistati ha affermato di non aver cambiato le proprie abitudini di spesa.

Gli italiani hanno ammesso che, per trovare i prezzi più bassi, sono disposti anche a cambiare abitudini, come andare in un punto vendita diverso dal solito alla ricerca di offerte e promozioni per i diversi prodotti. Nonostante le offerte, però, la famiglie quest’anno per i prodotti alimentari hanno speso in media il 3,1% in più, per acquistare però una quantità di articoli ridotta del 3%, come evidenzia l’analisi Coldiretti basata su dati Istat relativi al commercio al dettaglio nel primo semestre 2022. Un trend simile si sta registrando in queste settimane un po’ in tutta Europa, come testimoniato da un’indagine realizzata dal Sun.

La testata inglese si è interrogata sui reali effetti delle misure adottate dagli Stati Europei nei confronti della Russia. Sanzioni che, stando agli annunci trionfali delle prime ore, avrebbero dovuto mettere in ginocchio Mosa e che invece hanno finito per far male più a chi le ha adottate che ai destinatari. Per capirlo basta mettere a confronto pochi, emblematici indicatori: il prezzo del cibo è cresciuto generalmente del 10,5% nel Regno Unito nelle ultime settimane, a fronte di una diminuzione dell’11,3% in Russia. Le previsioni, insomma, non potevano essere più sbagliate.

E ancora: come mostrato dalla tabella del Sun, negli UK il costo delle patate è aumentato del 18%, quello delle banane del 12%, i cavoli del 10%, i pomodori del 15%, le carote del 13%. Tutti prodotti che, di contro, si trovano oggi in Russia a un prezzo inferiore che in passato. L’unico aumento che ha interessato sia Londra che Mosca è quello delle bollette per l’energia: mentre nel Regno Unito sono schizzate a un clamoroso +80%, le famiglie russe si sono trovate però a pagare soltanto il 10% in più.

Ti potrebbe interessare anche: Altri “malori improvvisi” segnano l’estate italiana: dal Veneto alla Sardegna, 3 morti senza una spiegazione